di Giovanni Gioioso
Oggi, venerdì 10 giugno 2022 alle ore 11:00, presso la sala Inguscio della Regione Basilicata, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare le novità riferite al Rapporto Biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private. «Tutte le aziende lucane, pubbliche e private, con più di 50 dipendenti, entro il 30 settembre 2022 sono obbligate a redigere il rapporto sul personale maschile e femminile. Una serie di informazioni sulle risorse dell’azienda (numero di dipendenti, genere, età, reddito, maternità, figli, etc.) che consentiranno, al legislatore – da un lato – di comprendere quanto sia sana un’azienda in termini di benessere e di concreta attuazione delle pari opportunità e, dall’altro, all’azienda di poter ottenere la “certificazione di genere”, un’attestazione che permetterà di accedere ai bandi pubblici del Pnrr e della Regione Basilicata e ad alcune premialità. Il mancato adempimento, invece, comporterà l’esclusione dalle gare pubbliche a valere sulle risorse del Pnrr e del Pnc e la segnalazione all’Ispettorato del lavoro che potrà anche stabilire delle sanzioni in ipotesi di ottemperanza». È quanto affermato dalla Consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, nel corso della conferenza stampa affiancata dalla consigliera supplente Rossana Mignoli e dall’assessore regionale alle Attività produttive, Alessandro Galella. «Si tratta di novità legislative – ha continuato la Consigliera – che sono di per sé un sostegno importante per vincere il divario di genere e le discriminazioni sul posto di lavoro. Opportunità dalle quali saranno escluse anche quelle aziende con procedimenti aperti per condotte discriminatorie». La Consigliera regionale di parità, che accede ai dati contenuti nei Rapporti, elabora i relativi risultati trasmettendoli a sua volta alle sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro, alla Consigliera nazionale di parità, al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, al Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, all’Istituto nazionale di statistica e al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, affinchè possano orientare le future misure di politiche attive del lavoro. «Questa notizia legislativa – ha , successivamente, sottolineato la Consigliera supplente di parità Rossana Mignoli – non è solo uno step burocratico ma rappresenta una vera opportunità non solo culturale e sociale ma anche economica per le aziende; non è obbligatoria per le aziende al di sotto dei 50 dipendenti ma ci auspichiamo che procedano alla compilazione su base volontaria, acquistando il diritto a premialità. Organizzeremo degli incontri formativi e informativi per sensibilizzare gli imprenditori». Ha concluso l’incontro l’ assessore Galella secondo il quale: «Finalmente in Italia c’è un obbligo di legge per tutelare le donne nel sistema lavorativo e per premiare le imprese che si dimostrano attente ai problemi delle donne lavoratrici mettendo in campo politiche di welfare e azioni antidiscriminatorie. Il nostro lavoro sarà orientato a sensibilizzare le aziende sul Rapporto Biennale affinchè colgano l’importanza di questa importante misura».