Oltre tremila spettatori per il Festival del Giallo di Napoli che chiude la sua prima edizione vissuta tra la sala teatrale, il giardino fiorito e la terrazza del Grenoble. Da Carlo Lucarelli e Maurizio De Giovanni a una lunga lista di giallisti italiani che hanno dimostrato il piacere di vivere finalmente a Napoli, una rassegna dedicata a un genere in grande crescita, ideata da Ciro Sabatino e condotta insieme alla libreria napoletana Iocisto. “E’ stato il punto di partenza – spiega Sabatino – che cercavamo, un inizio di una strada sul mondo del romanzo giallo su cui lavoriamo per la prossima edizione”. Il Festival dopo il successo della prima edizione ha infatti confermato l’accordo con il Grenoble e tornerà per la seconda edizione a fine maggio 2023. “Abbiamo lavorato – dice Claudia Migliore, presidente di IociSto – con accoglienza e attenzione per gli autori con la cifra distintiva di Iocisto di far sentire ospiti e pubblico a casa, come lavoriamo nella libreria. Siamo soddisfatti per come è andata e lavoriamo già per la prossima edizione”. A chiudere il primo anno è stato il premio Misstery assegnato ieri sera ad Antonio Menna con il suo “La bambina senza il sorriso” (Marsilio), premiato dalla giuria della libreria Iocisto, partita dalle segnalazioni di 300 clienti per arrivare poi ai sette finalisti più votati e al vincitore. Il Festival del Giallo è stato anche il punto di partenza di una nuova rete delle scrittrici di romanzi di mistero senza troppo spargimento di sangue, che si sono riunite nel gruppo “Cosy crimer”, avviato da Daniela Grandi, Valeria Corciolani, Rosa Teruzzi, Tilde Ingrosso, Barbara Perna, Anna Allocca, Lidia Del Gaudio, Serena Venditto. La prima edizione della rassegna ha fatto anche nascere un legame tra il Festival del Giallo di Napoli e la collana del Giallo Mondadori: da settembre partirà infatti un concorso tra scrittori esordienti alla ricerca del miglior racconto inedito nazionale che verrà pubblicato sulla storica collana mystery.
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