”Auspico a breve una convocazione dal Governo a cui ho chiesto un confronto per una exit strategy. E’ necessario capire che cosa si vuole fare perché in questo momento i segnali sono contraddittori”. Lo ha detto Federica Brancaccio, presidente nazionale Ance,sulla questione del superbonus. ”Le banche dicono di non avere più plafond. Credo che alcune lo abbiano ancora ma vivono nell’incertezza. Il dl aiuti non si sa come sarà convertito e dunque si deve immaginare con il Governo una strategia di uscita a medio e lungo periodo, ma sicuramente i contratti in corso e i crediti già nei cassetti fiscali non possono essere abbandonati”. ”Il problema del bonus è stato cambiare le regole in corsa. Questa situazione significa rischiare di nuovo l’implosione del sistema. È vero che questa misura ha un costo ma è anche vero che il fallimento di tante imprese forse è addirittura superiore”. Lo ha affermato Federica Brancaccio, presidente nazionale Ance, a margine di un evento presso la sede napoletana dell’associazione, parlando del superbonus e del blocco della negoziazione dei crediti fiscali. La leader nazionale dei costruttori ha evidenziato che ”la misura era nata per risollevare il settore che veniva da 12 anni di crisi terribile e anche con un obiettivo più di lunga visione: riqualificare il patrimonio immobiliare. Di conseguenza – ha proseguito Brancaccio – le imprese hanno cominciato a strutturarsi dal 2020 in poi, ma poi da novembre con il cambio delle regole in corsa, che era necessario per il bonus facciate così come avevamo detto fin dall’inizio, si è bloccata la monetizzazione dei crediti”.
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