È la Basilicata il fanalino di coda nella spesa del Fondo sociale europeo (Fse). È quanto emerge dall’analisi degli ultimi dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, che coprono l’andamento delle allocazioni fino al 31 dicembre 2021. Alla fine dell’anno scorso la spesa certificata dalla Regione e rimborsata da Bruxelles era pari a 136 milioni di euro, il 47% del suo programma per il fondo nel periodo di programmazione 2014-2020, rispetto alla media Ue del 63%. In base alle attuali regole, per non rischiare di perdere fondi l’ultima fattura dovrà essere emessa entro il 31 dicembre 2023. Al contrario, la Basilicata si colloca fra le prime 10 regioni con il 72% della spesa per il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il più imponente a disposizione dell’Italia con un totale di 36 miliardi di euro, superando la media Ue di assorbimento ferma al 63%. Infine, per quanto riguarda il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), la Basilicata aveva speso il 52% del programma alla fine dell’anno scorso contro la media europea del 68%. A Bruxelles si guarda comunque con ottimismo alla possibilità che tutti gli obiettivi fissati vengano raggiunti – e quindi non vengano perse risorse – grazie a uno scatto finale da parte della amministrazioni italiani coinvolte, come già accaduto più volte in passato. E si sottolineano che, in seguito all’introduzione massiccia di nuove risorse con il React Eu, “la spesa media è tornata indietro” anche a livello europeo.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it