Il gender gap continua a penalizzare le donne e il divario generazionale a lasciare i giovani fuori dai ruoli manageriali anche in Piemonte. Lo conferma ‘Diversity&Inclusion’, il programma di analisi e monitoraggio delle politiche di genere e generazionali nelle imprese del Piemonte, messo a punto da Talent Garden, Fondazione ISI e Unione Industriali Torino. Non solo gli uomini guadagnano piu’ delle donne, ma la forbice si allarga in alcuni settori: un esperto di sicurezza Ict, ad esempio, ha uno stipendio superiore del 33% rispetto a una collega, evidenzia l’analisi. La differenza piu’ marcata nel ruolo di Production Manager: in questo caso un uomo guadagna piu’ del doppio rispetto a una donna. E in media un dirigente uomo ha uno stipendio del 10% di piu’ rispetto a una dirigente donna. In tema di occupazione femminile, Asti e’ la provincia piemontese con la quota piu’ bassa, 5,9%, di aziende con oltre la meta’ dipendenti donne, Biella quella piu’ alta, 30%. Rispetto ai ruoli dirigenziali, Novara ha la percentuale piu’ bassa di aziende con oltre la meta’ di donne – solo il 5,3% – a differenza di Asti, in cima a questa graduatoria con il 16,7%. L’analisi ‘Diversity&Inclusion, inoltre, evidenzia che nelle imprese del Piemonte il 59% dei manager ha piu’ di 50 anni e non c’e’ nessun dirigente under35.
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