La Puglia è ultima tra le regioni italiane per la spesa del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), che sfiora un valore totale di 28 miliardi nel nostro Paese. È quanto emerge da un’analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, sull’andamento delle assegnazioni. I dati si fermano alla fine del 2020, quando la spesa certificata dalla Regione e rimborsata da Bruxelles era pari a 670 milioni di euro, il 31% del suo programma rivisto e aumentato per il fondo nel periodo di programmazione 2014-2020. La media di assorbimento a livello europeo era invece il 68% sempre nello stesso periodo. In base alle attuali regole, per non rischiare di perdere fondi l’ultima fattura dovrà essere emessa entro il 31 dicembre 2023. Al contrario, la Puglia si colloca al secondo posto con l’86% della spesa per Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e Fondo sociale europeo (Fse), che i dati considerano insieme comprendo anche il 2021. In generale comunque non si teme una perdita sulla nuova programmazione e fonti vicine al dossier sottolineano che, per via dell’introduzione massiccia di nuove risorse con il React Eu, “la spesa media è tornata indietro” anche a livello europeo. I dati sull’andamento della spesa per programmi e per regioni dovrebbero essere aggiornati entro luglio e potrebbero registrare progressi significativi proprio in funzione della necessità di accelerare l’esecuzione dei progetti per non perdere fondi.
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