Non si può escludere «il razionamento diurno dell’acqua». Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio,intervistato da Sky Tg24 sull’emergenza siccità che sta minacciando le rese agricole. «In alcune zone del Paese non è sicuramente escluso il fatto che il razionamento dell’acqua porti a una chiusura temporanea anche nelle ore diurne – ha detto Curcio- Bisognerà capire i segnali metereologici delle prossime settimane. Avremo anche dei momenti in cui l’acqua arriverà e probabilmente arriverà tutta insieme». Curcio ha aggiunto che si sta lavorando sulla definizione di criteri e misure per la dichiarazione dello stato di emergenza. «Penso nelle prossime giornate, al massimo prossime settimane avremo chiare le misure e potremo fare la dichiarazione dello stato di emergenza» ha detto. L’emergenza, ha sottolineato Curcio, nasce anche dal dimezzamento della quantità di acqua piovuta negli ultimi anni. «Sono anni che parliamo di cambiamenti climatici, si discute su cosa siano i cambiamenti climatici, di come impattano sul nostro territorio questo periodo è una fotografia fedele di questi ragionamenti – ha detto – La fotografia italiana è un 40-50% di quantità di acqua piovuta in meno quest’anno rispetto alle medie degli ultimi anni. Abbiamo avuto fino al 70% di neve in meno».
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