Benissimo l’industria che segna un nuovo record. Con un aumento del 2,7% rispetto a marzo, l’indice destagionalizzato “tocca il livello più elevato dall’inizio della serie storica” a gennaio 2000, osserva l’Istat. Rispetto all’anno precedente, corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 22%, con incrementi del 21,8% sul mercato interno e del 22,5% su quello estero. L’istituto sottolinea che la dinamica congiunturale “risulta meno accentuata considerando l’indicatore in termini di volume, disponibile per il comparto manifatturiero”. I dati in volume per la manifattura indicano infatti un incremento dell’1,1% ad aprile rispetto a marzo e del 5,5% rispetto all’anno precedente. Tornando ai dati in valore per il complesso dell’industria, ad aprile l’aumento mensile del fatturato riguarda con la stessa intensità le componenti interna ed estera. Tra i raggruppamenti principali di industrie, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l’energia (+6%), i beni strumentali (+3,5%), i beni di consumo (+2,1%) e i beni intermedi (+2,0%). Rispetto all’anno precedente, l’Istat registra incrementi tendenziali molto marcati per l’energia (+64,4%), i beni intermedi (+30,3%) e i beni di consumo (+21,9%); più contenuto l’aumento per i beni strumentali (+4,0%). “Tutti i settori di attività economica mostrano una crescita in termini tendenziali, ad eccezione dei mezzi di trasporto” (in calo del 18,3%), si legge nella nota.
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