L’aumento dei costi dell’energia e l’inflazione hanno portato le famiglie potentine a risparmiare sulla spesa per l’abbigliamento. I pagamenti con il Pos erano già disponibili in tutti i negozi, solo qualche bar ancora non si è attrezzato: è il commento dei commercianti del contro storico di Potenza, a poche ore dall’apertura dei saldi estivi e delle nuove regole in vigore sui pagamenti elettronici. Un afflusso “lento” per alcuni, dovuto anche ad una carente comunicazione da parte degli organi di informazione sull’inizio degli sconti. Un’offerta “sminuita nella sua proposta commerciale”, incominciata “molto in sordina”, hanno detto la maggior parte degli esercenti di via Pretoria, la via principale della città. C’è anche però, chi è di parere opposto, per lo più i negozianti che vendono abbigliamento per i giovani che hanno ricevuto una “buona risposta”. Per fare un paragone con il passato, il periodo di riferimento per tutti resta quello pre pandemica, i numeri del 2019 sono quelli che saranno presi come riferimento per fare un riscontro. Diversa la risposta per i grandi franchising in periferia, dove “c’è stato un buon afflusso di clienti sin dalle prime ore di questa mattina”, ha detto all’ANSA il direttore di una catena di abbigliamento per uomo, donna e bambino. Per i grandi marchi, “rispetto al 2019 a giugno abbiamo registrato una perdita, ma per luglio siamo fiduciosi – ha detto la responsabile di una griffe di alta moda femminile – dalla parte dei clienti abbiamo registrato una leggera ripresa ma – ha concluso – sugli acquisti pesano i rincari”.
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