Un piano di sostegno, sostenibilità e sviluppo della pesca: il pesce azzurro, i piccoli pelagici e la Dieta Mediterranea. Un viaggio nelle connessioni tra alimentazione, benessere e contesto sociale. Una proposta di sostenibilità economica, etica, ambientale. Un progetto che valorizzi storie, uomini, risorse e territorio. Un piano concreto e diretto che parte dal passato e che s’affaccia sul futuro. Si avvia dal mare, cammina veloce sul territorio e ritorna al mare. Un viaggio che è anche racconto, è un filo che intesse tutti i canali della filiera mettendole insieme, attivando così strumenti d’interazione, scambio, esperienze, cooperazione, oliando una catena con cui finalmente accelerare.
Un’indicazione per tracciare una rotta, un filo per declinare il futuro, una rete di risorse da valorizzare: è questo l’ambizioso viaggio che intraprende “Flotta Blu” al motto di “La nostra pesca è Mediterranea”. L’obiettivo è creare, governare e sostenere un progetto di sviluppo e valorizzazione della pesca, del pescato e del prodotto ittico trasformato. L’oggetto sono la conoscenza e il consumo del pesce azzurro, quell’insieme di specie (alcune conosciute, altre meno) che popola il Mediterraneo, ricchezza che nella piramide alimentare è considerata pilastro della Dieta Mediterranea. «Mangia bene e starai bene», diceva lo scienziato Ancel Keys che quel modello l’ha studiato e lanciato nel mondo fino all’ingresso nel Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, un modello studiato sul campo, nella vita di tutti i giorni, affacciato sul mare di Pollica, in provincia di Salerno. Salerno poi, la culla della prima Università di Medicina: la Scuola Medica Salernitana, la prima e più importante istituzione medica del Medioevo in Europa. Non poteva quindi non partire da Salerno e dalla sua provincia la navigazione di “Flotta blu” con il suo piano di sviluppo, sostenibilità e sostegno, con la sua rete di attori, risorse e valori che coinvolge le istituzioni, il sistema produttivo, ricettivo e turistico locale.
La pesca è un’attività primaria che nel Mediterraneo accompagna l’uomo dagli albori della civiltà, prima ancora dello sviluppo dell’agricoltura. Il profilo delle barche, il sapere legato ai venti, alle stelle, all’orientamento, i mestieri di pesca, le tradizioni gastronomiche hanno rappresentato durante i secoli un carattere distintivo della cultura e della storia del “Mare Nostrum” e delle popolazioni che vi si affacciano. L’economia ittica ha un importante ruolo socio-economico che va però adesso sostenuto, valorizzato, sviluppato. La pesca del pesce azzurro e dei piccoli pelagici – il cui consumo è un caposaldo della Dieta Mediterranea – è caratterizzata infatti da uno straordinario patrimonio di conoscenze tradizionali detenuta dagli addetti al settore che rischia l’estinzione, il depauperamento, la dispersione. Insostituibile e preziosa, la pesca artigianale va invece tutelata, sostenuta e valorizzata attraverso una migliore gestione delle risorse marine, trovando un punto d’incontro e di equilibrio tra lo sfruttamento delle risorse naturali, la loro conservazione/ trasformazione e al contempo uno sviluppo economico, sociale, territoriale e ambientale che contemperi la sostenibilità, la bio-diversità e le sue specificità per non disperdere così una tradizione millenaria che è ricchezza e risorsa del Mediterraneo, e del territorio campano in particolare.
Perché allora non coinvolgere tutti i canali della filiera – dall’armatore al pescatore, dal pescivendolo al trasformatore, dal ristoratore sino al consumatore – per attivare strumenti d’interazione, scambio, esperienze e cooperazione che si traducano in un piano di azione e di gestione scritto in reale sinergia e che sul campo si trasformi in una strategia efficace d’intervento?
È questo l’obiettivo che si propone di raggiungere Flotta Blu con il suo progetto, racchiuso nel motto “La nostra pesca è Mediterranea”. Un progetto di valorizzazione del pescato e del prodotto trasformato che accresce il valore della pesca costiera all’interno di una rete che coinvolga le istituzioni, il sistema produttivo, ricettivo e turistico locale, partendo da valori primari, come quello della salute e del benessere legati al consumo del pesce azzurro. Conoscere, sostenere, valorizzare, sviluppare: sono questi i verbi da coniugare per approntare un efficace piano di gestione.
La presentazione dell’iniziativa si terrà lunedì prossimo, 16 gennaio alle ore 17 presso la sede della Fondazione Ebris, in via De Rienzi 50 a Salerno con un convegno. Progetti, piani e politiche di sviluppo, sostegno e sostenibilità: il dibattito stimolerà il confronto davanti a una platea composta da rappresentanti della politica, delle istituzioni, dell’imprenditoria, delle associazioni di categoria, dell’Università e della scuola. Dalle parole al tavolo si passerà, a conclusione del dibattito, ai piatti della nostra tavola. “Emozioni campane tra terra e mare”: è questo il titolo dell’apericena curato dallo chef di “Acquapazza Cetara” Gennaro Marciante.
Rotti gli ormeggi, dopo la presentazione del 16 gennaio, “Flotta blu” avvierà la navigazione in tutta la Campania. Dieci gli incontri previsti che si terranno in istituti alberghieri nelle cinque province della regione Campania. Eventi diversi, cadenzati in vari momenti della giornata. Una masterclass, tenuta da chef impegnati nella valorizzazione dei prodotti locali, per venti allievi che si cimenteranno nella preparazione di piatti che valorizzino il pescato locale di piccoli pelagici e le produzioni agroalimentari locali. I due migliori allievi di ogni evento saranno premiati nella giornata di chiusura. Nel corso di ogni giornata si terrà una presentazione del progetto che coinvolgerà il mondo dell’Università e della scuola, delle istituzioni, dei rappresentanti del settore agroalimentare, della pesca, dei produttori del trasformato, dei ristoratori. Infine la degustazione dei piatti preparati dagli allievi dell’istituto alberghiero: docenti, esperti del settore e chef faranno da giuria. Ogni appuntamento sarà accompagnato da un allestimento di corner informativi che promuoveranno la rete e i prodotti locali.
Il lungo viaggio si concluderà a giugno, con un evento finale e la premiazione degli allievi-chef ad Agerola.