di Daniela Mariano
Il 3 marzo si celebra il World Hearing day ovvero la Giornata mondiale dell’udito, un evento che coinvolge oltre 100 Paesi in tutto il mondo, per richiamare l’attenzione dei governi sull’importanza dell’udito e sensibilizzare i cittadini sulla prevenzione dei disturbi uditivi, talvolta ironicamente inascoltati con la conseguenza di un aggravio delle diagnosi, spesso tardive. Lo slogan scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’edizione 2023 della Giornata è “Ear and Hearing care for all! Let’s make it a reality” che tradotto significa: un udito sano per tutti! Facciamo in modo che diventi realtà. Una realtà sicuramente complessa. Secondo gli esperti dell’OMS circa il 5% della popolazione mondiale convive con una perdita uditiva e le stime prevedono che, entro il 2050, circa una persona su quattro sperimenterà una forma più o meno severa e invalidante di diminuzione dell’udito. Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi ed è sempre più preoccupante il fenomeno dell’inquinamento acustico, specialmente nelle grandi realtà urbanizzate nel pianeta. Ciò ha portato l’OMS a prevedere che, a causa di abitudini di ascolto non sicure, oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbe essere a rischio di perdita dell’udito. In questo scenario il Censis certifica che circa 7 milioni di italiani presentano problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione. Un deficit uditivo, se non identificato e corretto, può rendersi responsabile di importanti conseguenze e influenzare negativamente lo sviluppo del linguaggio e il benessere psicofisico, fin dalle prime fasi della vita. L’OMS, infatti, considera, infatti, la prevenzione secondaria della sordità, effettuata attraverso l’introduzione di programmi di screening neonatali, la chiave per ridurre drasticamente gli effetti invalidanti delle patologie neurosensoriali congenite più frequenti alla nascita. Attualmente, nei Paesi industrializzati, il deficit uditivo permanente si riscontra in circa 1-2 neonati su 1000 sottoposti a test di screening alla nascita. Il numero dei difetti uditivi permanenti aumenta con l’età con una prevalenza di 2-3 su mille a 5 anni e 3-4 su mille in adolescenza. Per la celebrazione della Giornata 2023 l’organizzazione Udito Italia Onlus – Nonno Ascoltami! ha promosso, con il patrocino del Ministero della Salute, la realizzazione di un evento di sensibilizzazione sulla prevenzione dei disturbi uditivi. In particolare quest’anno sarà presentato il documento OMS “Primary Ear and Hearing care training Manual”. Udito Italia è membro del WHF – World Hearing Forum – organismo istituito dall’OMS con l’obiettivo di costituire un’alleanza globale per la promozione della salute uditiva nel mondo. L’evento avrà luogo a Roma il 2 e 3 marzo 2023, presso l’Auditorium del Ministero della Salute, Viale Giorgio Ribotta.