di Daniela Mariano
Il reddito reale pro capite delle famiglie nell’area Ocse è aumentato in media dello 0,5% nel secondo trimestre del 2023, registrando il quarto trimestre consecutivo di crescita ma in Italia è diminuito dello 0,3%: è quanto riferisce la stessa organizzazione internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica. Nell’area Ocse il dato è salito dello 0,5% nel secondo trimestre 2023 mentre il pil reale per abitante è cresciuto dello 0,4%. Tra le economie del G7, il reddito reale dei nuclei familiari per abitante è cresciuto in tutti i Paesi per cui i dati sono disponibili, fatta eccezione per l’Italia (-0,3%). Negativo anche il pil reale per abitante (-0,3%). Dei 21 Paesi per cui sono disponibili dati, undici hanno segnato un aumento dei redditi nel secondo trimestre, mentre dieci hanno registrato un calo. Tra le economie del G7, il reddito reale pro capite è aumentato in tutti i Paesi per i quali sono disponibili dati (manca il Giappone), ad eccezione dell’Italia, che segna -0,3% dopo il +3% del primo trimestre. Il Canada ha registrato il maggiore aumento del reddito nel G7, con +1,2% (dopo -2%), seguito dal Regno Unito (+0,9% dopo -0,3%). Negli Usa la crescita è stata dello 0,5% (dopo +2,3%), come in Germania (dopo -0,4%), mentre in Francia l’aumento risulta dello 0,1% (dopo -0,4%). Tra gli altri paesi Ocse, l’Ungheria ha registrato la crescita più elevata del reddito reale pro capite nel secondo trimestre (+3%) grazie all’allentamento delle pressioni inflazionistiche. Sul fronte opposto la Polonia, che ha registrato la maggiore contrazione dei redditi (-3,4%), unita anche a un calo del Pil reale pro capite (-1,3%). Come precisa l’Ocse, il reddito reale pro capite e il Pil reale pro capite nell’area registrano una tendenza al rialzo dal secondo trimestre del 2022. I due indicatori hanno avuto andamenti divergenti durante la pandemia di Covid-19, mentre ora si stanno evolvendo in tandem. La tendenza al rialzo dal secondo trimestre del 2022 è stata guidata da Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Quanto all’andamento del Pil pro-capite, la crescita media Ocse dello 0,4% è in accelerazione rispetto al +0,2% del primo trimestre. Nel G7 il Pil reale pro capite nel secondo trimestre risulta in aumento dello 0,3%, dopo +0,4% nel primo trimestre. Il dato migliore tra i sette big è appannaggio del Giappone, con un aumento del Pil pro-capite dell’1,1% dopo +1%. Seguono con +0,4% gli Stati Uniti (come nel primo trimestre) e la Francia (dopo -0,1%). La Germania registra -0,1% dopo -0,4%, l’Italia -0,3% dopo +0,7%, il Regno Unito è a zero in entrambi i trimestri, mentre il Canada registra -0,4% dopo 0%. “Le competenze giocano un ruolo cruciale nella costruzione di economie e società solide, eque e durature, ma i bisogni in competenze delle nostre economie e delle nostre società evolvono” avverte il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann, aggiungendo: “Affinché ognuno possa contribuire allo sviluppo e alla crescita economica traendo beneficio, in particolare, dalle opportunità create con le trasformazioni ecologiche e digitali, i responsabili pubblici devono migliorare l’allineamento dell’istruzione e della formazione sulle competenze di cui il mercato del lavoro ha bisogno. Questo – precisa il capo dell’Ocse – è indispensabile per aiutare i lavoratori a fronteggiare le importanti conseguenze di queste trasformazioni sul mercato del lavoro”.