di Giovanni Gioioso
Il gioco d’azzardo patologico è un fenomeno da non sottovalutare, nella sola città di Policoro infatti in un triennio sono stati giocati 30 milioni di euro, a Bernalda circa 10 milioni di euro. Al fine di prevenire e contrastare tale fenomeno la regione Basilicata ha attuato il “Piano Regionale Gioco d’Azzardo Patologico” mediante ai Ser.D di ASM e ASP e soggetti attuatori esterni, tra cui l’ENFOR – Ente di Formazione e Ricerca di Policoro. La diversificazione dell’offerta dei giochi ha contribuito sicuramente al cambiamento dei comportamenti legati al gioco. Si è potuto accertare, infatti, che con l’aumento dell’offerta e dell’accessibilità dei giochi legali, si è verificato un aumento del gioco d’azzardo patologico e delle problematiche ad esso legate. Molte famiglie le famiglie investite da questo fenomeno. Ecco perché l’ENFOR ha inteso organizzare in diversi Istituti scolastici, ricadenti sia in provincia di Matera che Potenza, incontri e corsi di formazione, laboratori, rivolti ai discenti, docenti e famiglie, avvalendosi di esperti professionisti. Risulta, dunque, prevenire tale fenomeno attraverso la conoscenza del problema, le cause e le ricadute negative sullo stato mentale ed economico di chi ne è affetto. Per ognuno degli attori in questione, vi sono percorsi differenti e con linguaggi differenti e al contempo efficaci in cui: si analizza il tema con le sue caratteristiche nosografiche, attraverso la lettura di dati epidemiologici e statistici e attraverso una interpretazione sociologica e psico-pedagogica. Per essere maggiormente incisivi ed efficaci si è pensato di realizzare un mese della prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico denominato #iononazzardo. Da dicembre si terrà anche la prima edizione di un percorso formativo rivolto ai professionisti interessati al tema: medici, psicologi, educatori, assistenti sociali, sociologi, infermieri. La formazione sarà tenuta da esperti a livello regionale e nazionale che hanno maturato esperienza all’interno dei servizi sociosanitari, dell’associazionismo, della ricerca e della formazione universitaria. Il corso di aggiornamento professionale è denominato “Evoluzione sociale del gioco d’azzardo patologico” e prevede crediti ECM pe le figure sanitarie. Per quanto riguarda il fenomeno, il team deputato alla ricerca ha illustrato i primi dati statistici e condotto focus group e interviste in profondità a stakeholder del territorio lucano. Inoltre si sta procedendo con la somministrazione di un questionario anonimo presente sul sito del progetto www.gapbasilicata.it rivolto a minori e adulti. L’intera ricerca sarà pubblicata a fine dicembre, grazie anche al supporto del team di lavoro del prof. Carmine Clemente dell’Università degli Studi di Bari. Il profilo del giocatore medio, che emerge dai primi dati, è un uomo con età media tra i 35 e i 45 anni, un livello di studio medio-basso. I dati finora registrati non mostrano una particolare correlazione rispetto all’età o all’indice di vecchiaia, sfatando il luogo comune che gli anziani sono coloro che giocano maggiormente rispetto alle altre generazioni.