di Daniela Mariano
E’ di ritorno da Hangzhou in Cina l’artista lucano Donato Larotonda, dove si è appena conclusa la XVII edizione dell’Hangzhou Cultural and Creative Industry Expo, mostra internazionale di arte ed artigianato con oltre sessanta Paesi partecipanti. Donato Larotonda, è da decenni portatore di una sua arte specifica che lo ha reso noto non soltanto in Italia. L’evento viene organizzato dalla municipalità di Hangzhou, città con oltre 10 milioni di abitanti, insieme all’Università dello Zhejiang, all’Accademia di Belle Arti di Cina e al Dipartimento di Propaganda: in questa edizione l’Italia insieme alla Gran Bretagna è stata l’Ospite d’onore. L’agenzia WoM, guidata dalla CEO Maria Ferrara e l’Ingegnere Bruno Grassetti, ha curato il padiglione Italia e selezionato l’artista lucano insieme al fotoreporter Sergio Siano di Napoli e la romana Daniela Foglia che forgia opere di artigianato liberty. Donato Larotonda ha portato in Cina oltre venti opere originali ed una serie di riproduzioni. L’artista esprime enorme soddisfazione per l’esperienza vissuta in una decina di giorni nei quali ha tenuto anche un workshop con giovanissimi allievi del posto, esperienza che ha unito l’arte, la natura e la sostenibilità. Il prodotto utilizzato è stato il tappo di sughero, quale richiamo al suo territorio del Vulture e in particolare alla produzione dell’Aglianico. Donato Larotonda ha guidato un viaggio creativo, ispirato dai giardini del Mandarino di Shanghai e dal variegato territorio della Basilicata, fonte d’ispirazione per le sue opere, con l’obiettivo di far rivivere il rapporto con esso e l’atmosfera delle piccole città italiane fra arte e natura. L’importanza della sostenibilità viene enfatizzata attraverso l’uso di materiali riciclati, dimostrando come si può unire un approccio più ecologico nell’arte e nella vita quotidiana. La manifestazione artistica di Hangzhou conta una presenza di oltre 300mila visitatori, i quali hanno apprezzato le opere degli artisti italiani, alla luce di quanto l’arte sia tradizionalmente un elemento distintivo della nostra cultura.