di Giovanni Gioioso
In montagna ma soprattutto nei borghi, nelle città e piccoli centri d’arte, nei paesi di origine, alla ricerca delle proprie radici: la ministra del Turismo lo sintetizza in modo perfetto, “tornano le vacanze di Natale”. E riportano tante risorse e giro d’affari per tutte le imprese legate, anche in via indiretta, al turismo e all’enogastronomia. Il dato è impressionante: 18 miliardi di euro. A tanto ammonta infatti il movimento del turismo in Italia nelle festività di Natale e Capodanno, tra il 22 dicembre e il 2 gennaio. Un’indagine di Cna Turismo e Commercio spiega che questa montagna di soldi sarà alimentata dai 7 milioni di turisti attesi per le feste: 4,5 milioni gli italiani e 2,5 milioni gli stranieri, ai quali si aggiungeranno gli “escursionisti”, quanti cioè non pernottano fuori casa ma si limitano a una giornata fuori. In totale saranno 15 milioni i pernottamenti, dei quali nove milioni a carico dei turisti italiani e il resto degli stranieri. «Queste rilevazioni evidenziano che nei periodi di alta stagione i dati continuano a essere ottimi», esulta la ministra del Turismo. Incrociando i dati che arrivano dalle associazioni di settore, si scopre che almeno un italiano su 5 (il 20%) ha deciso di trascorrere almeno un giorno fuori casa durante le festività di Natale. Per Coldiretti/Ixè gli italiani mostrano un deciso orientamento a rimanere in Italia, scelta quest’anno come meta dal 75% dei vacanzieri. Ma anche di provare a risparmiare sui pernottamenti: l’alloggio più gettonato è la casa di parenti e amici, dove passerà le vacanze oltre un italiano su 3 (35%), più un 6% che userà le seconde case di proprietà. Alberghi e appartamenti in affitto sono, a pari merito, al secondo posto. Con le vacanze tornano anche le probabili code sulle strade: l’Anas avverte che saranno 6,5 milioni le persone che si metteranno in viaggio su strade e autostrade, da cui per facilitare lo scorrimento verranno rimossi 171 cantieri. La prevista crescita del traffico sarà del 20%. La tradizione, ovviamente, premia la gastronomia e a giudicare dalle previsioni queste feste finiranno in un’abbuffata. E per fortuna che c’è stato l’intervento dei Nas che ha portato al sequestro di 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime avariati o mal conservati.