di Daniela Mariano
La gestione della pandemia continua ad agitare gli animi di deputati e senatori di maggioranza e di opposizione. In casa Dem la proposta dell’ex ministro Dario Franceschini di disertare la Commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid, “ha molto senso”. Per Magi (+Europa) la “Commissione è una caccia alle streghe” pertanto “è giusto disertare. La Commissione sul Covid che vuole il governo e tutto il centrodestra è nata male e finirà peggio: non si muoverà su basi scientifiche e neanche di onestà intellettuale o di verità politica, sarà invece una caccia alle streghe in cui si riabiliteranno le tesi no-vax che Lega e Fratelli d’Italia hanno cavalcato irresponsabilmente durante la pandemia”, ha affermato senza troppi giri di parole il deputato Riccardo Magi. Riavvolgendo il nastro, lo scorso gennaio l’uomo più discusso Roberto Speranza, a margine della presentazione del libro ‘Perché guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute’, nella Sala della Regina, alla Camera alla domanda: Si definisce preoccupato per la Commissione di inchiesta sul Covid?” non ha esitato a prendere una posizione chiara. “Assolutamente no, per nulla, ma mi fa un po’ pena una commissione costruita per colpire gli avversari politici. Dovrebbe preoccupare chi la propone perché non è all’altezza di un grande Paese come il nostro. Mi sembra una commissione che fa male solo all’Italia. Mi fa pena chi fa polemica politica sulla cosa piu’ grande che ci è capitata negli ultimi anni. Provo pietà per chi ha voluto questa Commissione, è una cosa costruita per colpire me, Conte e anche Draghi”, ha detto Roberto Speranza in odore ipotetico – al netto degli accordi tra i partiti – di una candidatura presidenziale alle prossime elezioni regionali in Basilicata per lanciare la sfida al centrodestra. Ad oggi, però, il tema Covid è sempre più nel vivo con Fratelli d’Italia che annuncia battaglia e punta il dito anche sui tecnici del Cts.