“Di oro di fango e di piombo”, il libro del giornalista Michele Spiezia, edito dalla Coltura Edizioni, irrompe sul mercato editoriale italiano con la potenza delle Storie contenute tra le sue pagine, quelle di un racconto in cui si intrecciano oscure e gloriose vicende politiche e sportive.
Storie e Sport a confronto nello stesso intricato nodo storico-sociale, in cui ci ritroviamo oggi, alla vigilia di due grandi eventi sportivi: gli Europei di Calcio 2024 e le Olimpiadi che si terranno a Parigi; entrambi saranno disputati sul filo di una tensione storica senza precedenti negli ultimi 30 anni. Il conflitto tra Russia e Ucraina sta ri-trascinando il mondo in una divisione in monoblocchi, figlia di un fantasma geopolitico che credevamo superato, che invece ora si ripropone rinvigorito, con più forza, ma ancora legato ad antiche minacce, come quella nucleare.
La guerra in Medio Oriente sta facendo riaffiorare fratture sociali e generazionali, già emerse sulle tematiche del cambiamento climatico e dell’estensione dei diritti civili. Quello che sembrava un mondo proiettato verso l’allargamento delle democrazie, dei confini, della globalizzazione, si risveglia in uno scenario di nuove chiusure, di rallentamento delle libertà e di nuove o vecchie “etichette sociali”, che innalzano le asticelle politiche del conflitto e della tensione.
“Di oro di fango e di piombo” ripercorre i trent’anni di storia italiana dal 1968 al 1998, anni di insabbiamenti politici, di vite distrutte da macchine del fango e false piste; la quotidianità tramortita dall’escalation della violenza politica e dal ruolo di uno Stato non sempre chiaro, a volte ambiguo, opaco, macchiato.
Sono anche anni di vittorie epocali per gli sportivi azzurri, nel calcio, nell’atletica, nel basket, nella pallanuoto; anni in cui storie di normali cittadini con la passione per lo sport vengono travolti dal flusso della Storia, fatta di stragi, guerre e conflitti. Trent’anni in cui lo Sport e la Storia dimostrano senza sconti di appartenersi, intrecciarsi, influenzarsi, a differenza di chi ancora oggi è convinto che una partita o una gara siano solo puro intrattenimento. La forza narrativa di questo libro dissolve diversi luoghi comuni, quelli che incorniciano le dinamiche sportive come eventi che nulla hanno a che fare con tutto ciò che accade fuori da uno stadio o da un palazzetto dello sport.
Michele Spiezia, giornalista del quotidiano “La Stampa”, già redattore e inviato del quotidiano La Città di Salerno, per il gruppo Finegil-L’Espresso, ci conduce in questo viaggio nel tempo dal 1969 al 1968: trent’anni di storia che “avanzano in una narrazione fino ad un salto nel passato”. È un racconto travolgente, incalzante, costruito quasi al ritmo di una telecronaca sportiva, coinvolgendo il lettore in un “paradossale viaggio nel tempo”, dalle profondità del 1969, anno della strage di Piazza Fontana, fino al 1968, al “Salto di Fosbury” e “all’alba della Terra”, come l’eterno ritorno di una Storia che è e resterà il nostro Presente. Un viaggio trainato dal filo conduttore della centralità della Memoria e del ruolo cruciale degli eventi sportivi (spesso sterilizzati come “puro intrattenimento”), i quali possono diventare specchio dei nostri tempi, passati presenti e futuri.
La stazione di Bologna, la P2 e le vicende di Licio Gelli, le volate del Pirata Pantani, il volo di Sara Simeoni sul tetto del mondo; e ancora l’incubo di Aldo Moro e il dramma di Enzo Tortora, le prodezze di Paolo Rossi, lo sbarco sulla luna, la Valanga Azzurra, Mani Pulite, i desaparecidos, Emanuela Orlandi. Storie e Sport che appartengono e apparterranno a tutte le generazioni: a chi quegli anni li ha vissuti e a chi oggi, troppo giovane per ricordare, potrebbe rispecchiarsi nei corsi e ricorsi storici; eventi che non ci abbandonano, ma restano avvinghiati alle nostre vite, avvolgendoci con le radici intricate del grande albero della Storia.
“Di oro di fango e di piombo” di Michele Spiezia, edito da Coltura Edizioni, è disponibile da lunedì 3 giugno 2024 su tutte le principali piattaforme online e ordinabile in tutte le librerie d’Italia. Il libro è stato presentato per la prima volta il 22 giugno al Festival Salerno Letteratura.