di Daniela Mariano
Apre anche quest’anno la classifica Censis dei medi atenei statali l’Università di Trento, che con il punteggio di 94,5 mantiene la prima posizione, seguita esattamente come lo scorso anno dall’Università di Udine (93,2). Nulla di nuovo, dunque per i due Atenei del Nord le cui città di riferimento sono anche nelle primissime posizioni sulla qualità della vita, come a voler sancire una sorta di legame tra istituzione accademica e tessuto urbano e socioeconomico. Il terzo posto del podio, invece, è occupato dall’Università di Sassari (91,7) che guadagna una posizione rispetto allo scorso anno. In sedicesima posizione della classifica dei grandi atenei l’Università di Bari che è una new entry tra i grandi atenei in quanto fino allo scorso anno apparteneva al gruppo dei mega atenei statali. Quest’anno il podio della classifica Censis dei medi atenei statali non lascia margine a notevoli cambiamenti rispetto alla precedente edizione del Report. Avanza l’Università Politecnica delle Marche (91,0), che precede al quarto posto l’Università di Siena (90,5), quinta tra i medi atenei statali. Il sesto posto è, invece, occupato dalla storica Università Ca’ Foscari di Venezia (88,8), fino allo scorso anno nel gruppo dei grandi atenei statali. Essendo retrocesse entrambe di una posizione, l’Università di Trieste (88,7) e quella di Brescia (87,8) si attestano al settimo e ottavo posto. In nona posizione si colloca l’Università di Urbino (84,8), più tre rispetto all’anno passato, inseguita dall’Università del Salento (84,7), decima in graduatoria. Concludono la classifica: l’Università di Bergamo (83,8), undicesima, seguita, dall’Università del Piemonte Orientale e dall’Università di Napoli Parthenope, che occupano ex aequo la dodicesima posizione con un punteggio di 83,5, l’Università dell’Insubria (83,2) e dell’Aquila (81,8) rispettivamente al tredicesimo e quattordicesimo posto. Si posizionano, infine, in penultima e ultima posizione della classifica dei medi atenei statali l’Università di Foggia (81,3) e l’Università Magna Graecia di Catanzaro (80,0) fondata nel 1998 che sconta, ancora oggi, la giovane età e il cui campus, intitolato a Salvatore Venuta, è operativo dal 2004. Degno di nota, limitatamente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia il nuovo policlinico “Mater Domini” inaugurato nel 2006 con 58.000 metri quadrati di superficie, con aree di degenza, laboratori, ambulatori e servizi per i pazienti. Un percorso in salita per l’Ateneo calabrese.