ostenere gli anziani non autosufficienti, favorendo la loro autonomia e la permanenza a casa: è questo l’obiettivo principale della nuova Prestazione Universale introdotta dal Decreto attuativo del 21 febbraio 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 93 del 22 aprile 2025.
Il provvedimento, adottato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, avvia in via sperimentale una misura di sostegno economico destinata agli anziani più fragili.
Vediamo nel dettaglio come funziona, a chi spetta e come richiedere la nuova Prestazione Universale.
La Prestazione Universale nasce con l’obiettivo di:
Incentivare il mantenimento dell’autonomia personale;
Sostenere la domiciliarità delle persone anziane;
Rafforzare il sistema di assistenza già esistente.
La misura sarà sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, con l’erogazione di un contributo economico gestito dall’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale).
Per richiedere il contributo, è necessario soddisfare tutti i seguenti requisiti:
Età: almeno 80 anni;
Gravissima non autosufficienza, certificata tramite valutazione multidimensionale;
ISEE sociosanitario in corso di validità, non superiore a 6.000 euro (per calcolarlo: ISEE sociosanitario INPS);
Titolarità dell’indennità di accompagnamento o possesso dei requisiti per ottenerla.
La prestazione è concessa su richiesta e decorre dal mese di presentazione della domanda, previa verifica del possesso dei requisiti.
La prestazione economica si compone di due elementi:
Quota fissa: corrisponde all’importo dell’attuale indennità di accompagnamento (maggiori info INPS);
Quota integrativa: pari a 850 euro mensili, destinata esclusivamente a servizi di assistenza domiciliare.
Questa quota può essere usata per:
Retribuire assistenti familiari con regolare contratto di almeno 15 ore settimanali;
Acquistare servizi domiciliari offerti da imprese qualificate.
L’uso improprio della quota integrativa comporta la revoca del beneficio.
L’assegno è pensato per coprire i principali bisogni assistenziali:
Retribuzione di lavoratori domestici per l’assistenza quotidiana;
Servizi di cura personale, pasti a domicilio, accompagnamento a visite mediche;
Servizi di supporto sociale: assistenza psicologica, educativa, telesoccorso e teleassistenza.
Questi interventi mirano a garantire una migliore qualità della vita agli anziani fragili.
La domanda potrà essere presentata dal 2 gennaio 2025, esclusivamente online:
Direttamente sul sito INPS, accedendo con SPID, CIE, CNS o eIDAS, nella sezione:
“Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Decreto Anziani – Prestazione Universale”;
Tramite Enti di Patronato, che offrono assistenza gratuita (cerca il patronato INPS più vicino).
Documentazione necessaria:
ISEE sociosanitario aggiornato;
Dati anagrafici e di contatto del richiedente;
Certificazione dell’indennità di accompagnamento.
La prestazione decorre dal primo giorno del mese di presentazione della domanda.
È anche prevista la rinuncia volontaria alla prestazione, con efficacia dal mese successivo alla richiesta.
L’INPS effettuerà controlli periodici per verificare:
Il mantenimento dei requisiti;
L’utilizzo corretto della quota integrativa.
In caso di perdita dei requisiti, la prestazione sarà revocata, con possibilità di ripristino dell’indennità di accompagnamento.
Sono inoltre previste campagne informative per rendere la misura accessibile alle persone anziane e ai loro familiari.