In Italia si fa largo un nuovo rancore sociale, alimentato e legittimato da una inedita voglia di preferenza generazionale nell’accesso alle risorse e ai servizi pubblici. Chi è più longevo viene visto come privilegiato, come dissipatore di risorse pubbliche.
Secondo i dati dell’Osservatorio Silver economy Censis-Tendercapital il 49,3% dei millennial (il 39,2% nel totale della popolazione) ritiene che nell’emergenza sia giusto che i giovani siano curati prima degli anziani; inoltre il 35% dei giovani (il 26,9% nel totale della popolazione) è convinto che sia troppa la spesa pubblica per gli anziani, dalle pensioni alla salute, a danno dei giovani.
“E’ una inedita di voglia di preferenza generazionale nell’accesso alle risorse e ai servizi pubblici, legata alla visione del longevo come privilegiato dissipatore di risorse pubbliche e che per la prima volta si esprime senza problemi: così, ben 5 giovani su 10 in emergenza vogliono penalizzare gli anziani nell’accesso alle cure e nella competizione sulle risorse pubbliche. Un inedito sbrego al valore dell’universalismo e del principio del curare tutti senza vincoli, che si manifesta in relazione alla intergenerazionalità”, si legge nella ricerca.