La causa intentata dalla General Motors contro Fca è stata respinta dal tribunale federale di Detroit, secondo cui GM non ha dimostrato di essere stata direttamente danneggiata dal presunto pagamento di tangenti a funzionari sindacali da parte casa rivale. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.
Nove leader sindacali e di Fiat Chrysler sono finiti in carcere nell’ambito di un’indagine per corruzione. Nella causa, GM ha affermato che Fca aveva ottenuto contratti migliori rispetto alle case automobilistiche concorrenti corrompendo i funzionari sindacali. Le spese di manodopera di GM, per contro, avevano fatto lievitare i costi dell’azienda di miliardi di dollari.
Il giudice distrettuale americano Paul Borman ha archiviato la causa in una decisione di 30 pagine. “I costi di manodopera di GM non erano superiori a quelli che sarebbero stati quelli di Fca senza il pagamento delle tangenti” ha scritto Borman. “In altre parole, i lavoratori della FCA iscritti al sindacato sono stati le vittime dirette delle tangenti perché sono stati pagati di meno e GM ha subito solo un danno competitivo indiretto”.
“Siamo fortemente in disaccordo con la decisione del tribunale distrettuale e continueremo la nostra battaglia legale”, ha fatto sapere GM.