Un sistema di liquidazione periodica mensile per le partite iva,
basato sul cash flow tax, ovvero di tassazione per cassa, “considentirebbe di superare la
necessità di accantonare la provvista per poi pover affrontare gli appuntamenti fiscali di giugno e
novembre e permetterebbe di riallineare il calendario fiscale con quello solare”. Per i professionisti
“dover pagare l’acconto dell’anno in corso, che dio solo sa come andrà a finire, e il saldo di redditi
di incassati l’anno precedente, anche psicologicamente, non agevola la pace tra amministrazione
fiscale e contribuenti”.
A dirlo Ernesto Maria Ruffini, direttore dellAgenzia delle Entrate, durante unaudizione in
commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.
“Per le persone fisiche, e parlo da ex partita Iva che ha esercitato
la professione, dover pagare le imposte in acconto dell’anno in corso e di saldo di redditi incassati
nell’anno precedente è un qualcosa che non agevola il far pace tra amministrazione finanziarie e i
contribuenti”, aggiunge.
Quella della liquidazione mensile delle imposte “è una riflessione che va incontro alle esigenze”
delle partite Iva, “che tra l’altro sono anche di questi giorni, cioè sulle scadenze sui calendari
fiscali”.