“Con più prudenza va accolta la decisione di occupare lo spazio lasciato vuoto dalla procedura negoziata semplificata espandendo la soglia dellaffidamento diretto puro, che passa dal limite dei 40mila euro a quello di 150mila euro. In fasi complesse e decisive come questa per la vita del Paese non si può abbassare la guardia nella lotta ai fenomeni corruttivi. Lo si legge in un documento che l’Anac, l’Autorità Anticorruzione, ha inviato alle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici al Senato sul dl Semplificazioni, di cui Public Policy ha preso visione. “La norma, in particolare – scrive l’Anac – consente di affidare direttamente lavori fino a 150mila euro e servizi e forniture entro la medesima soglia, fatto salvo il limite della soglia euro-unitaria se inferiore a 150mila euro (cfr. la soglia di 139.000 euro per gli appalti aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici che sono autorità governative centrali). Oltre detta classe di importo, è previsto il ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione di bando, con numero minimo di operatori economici da invitare crescente (cinque, dieci, quindici) in ragione del valore crescente dellappalto (fino a 350mila euro e fino a un milione di euro per i lavori e fino alla soglia euro-unitaria per servizi e forniture)”.