‘Comuni ed enti territoriali sono stati messi sotto sforzo durante la pandemia. Sono a rischio i servizi sociali, anche quelli essenziali. Occorre prevedere adeguati stanziamenti nel decreto ‘Agosto'”. Lo afferma il presidente Cnel Tiziano Treu, dopo il parere dell’Assemblea sulla Finanza locale. ‘L’assetto della salute finanziaria dei Comuni e’ cambiato – si legge nel parere – con squilibri potenziali a tutte le latitudini e in particolare in Lazio, Emilia-Romagna, Molise e Toscana. In assenza di interventi statali, almeno il 60% delle Amministrazioni comunali dovra’ fare pesanti manovre di spesa, con riduzione non solo di capacita’ di spesa corrente, ma anche di capacita’ d’investimento. L’ipotesi di minori entrate oscilla tra 5,4 e 8,7 miliardi e fa emergere l’insufficienza dei provvedimenti normativi del Governo che, oltre alla rinegoziazione/posticipazione dei mutui e prestiti e l’anticipazione di risorse da restituire, hanno fornito risorse ‘fresche’ e aggiuntive per 3 miliardi, circa 3,5 se si considerano i ristori per la cancellazione ex-lege di alcune voci d’entrata locale, mancando quindi all’appello da 1,9 a 5,2 miliardi’.