Inizialmente, il sistema dei trasporti è stato tra i veicoli della diffusione del virus. Oggi, questo è tra i settori industriali più esposti alle conseguenze della crisi, per quanto in misura e modi diversi a seconda delle modalità. Data la sua natura strumentale è anche tra i settori che maggiormente può contribuire alla ripresa e trarne beneficio. Ma, attualmente, non ci sono elementi necessari per quantificare e valutare compiutamente gli effetti strutturali del fenomeno. È stato presentato il 24 luglio scorso in Parlamento, con la relazione del presidente Andrea Camanzi, il settimo rapporto annuale dellAutoritá di regolazione dei trasporti. Il report dellautorità fa un quadro riepilogativo della normazione e delle misure introdotte, in un contesto caratterizzatosi da unemergenza epidemiologica, intervenuta a due terzi del tempo decorso dallultima relazione al Parlamento, che non ha comunque interrotto le attività dellArt. Infatti il contesto normativo inedito creato dallinsieme delle misure emergenziali nazionali ed europee e dai temporary frameworks in materia di aiuti di Stato della Commissione europea ha comunque mantienuto inalterati il ruolo e i compiti dellAutoritá.
INFRASTRUTTURE E SERVIZI Per quanto concerne il lato infrastrutturale la relazione si suddivide in: autostrade, ferrovie, aeroporti e porti. In materia autostradale, il report ricorda come il dl Genova abbia ampliato lo scopo della regolazione dellAutorità, estendendolo anche alle concessioni vigenti. Al riguardo, é stato elaborato il modello del sistema tariffario del pedaggio da applicare a tali concessioni declinandolo per 17 casi in cui il periodo regolatorio era venuto a scadenza, e articolando gli obiettivi di efficienza secondo le specificità di ciascuno di essi. In due casi, su richiesta del Mit, lArt si é pronunciata sui contenuti del piano economico-finanziario. Quello relativo alle tratte autostradali A24 e A25 (Strada dei Parchi) è stato successivamente inserito in una norma del dl rilancio, che ne prevede il commissariamento ed il finanziamento ad hoc; per laltro, relativo allautostrada Asti-Cuneo, liter di revisione del piano economico – finanziario non risulta sia stato perfezionato.
Per quanto concerne le nuove concessioni, invece, hanno preso corsi diversi in relazione alla natura delle procedure prescelte dal concedente per laffidamento: a nord-ovest, come nel caso della Torino-Piacenza, si é proceduto ad affidamenti con gara mentre per altri tratti nel nord-est del Paese, ad esempio, si é ritenuto di procedere ad affidamenti in house. Con riferimento alle nuove concessioni (autostrade di Piemonte e Val dAosta; Torino-Piacenza; autostrade Toscano-liguri; autostrada del Brennero e autostrade tra Friuli e Veneto), quindi, nel periodo di durata del nostro mandato – si legge nella relazione – nessun iter di affidamento risulta perfezionato. Per quanto riguarda gli aeroporti, invece, lattivita dellauthority é proseguita in regolazione e vigilanza sui diritti applicabili ai gestori degli scali con contratto di programma ordinario, nel completamento della revisione dei modelli tariffari prevista già dal 2014 e nellesecuzione dellestensione delle competenze agli aeroporti con contratti di programma in deroga.
In ambito ferroviario, il periodo di riferimento coincide con il completamento della liberalizzazione del mercato unico, già aperto per le merci, con quello del trasporto di passeggeri mentre in quello portuale rilevano gli esiti del primo monitoraggio sullapplicazione delle misure di regolazione dellaccesso adottate nel 2017. Ad oggi – si legge nella relazione – le risultanze del monitoraggio presentano uno scenario frammentario e problematico dellapplicazione dei criteri e dei principi di regolazione e della loro integrazione nelle norme operative dei porti. Infine, in relazione alla creazione del mercato unico europeo dei trasporti, si richiede che almeno il fronte terra dei porti sia integrato in un modello unico di regolazione economica che comprenda laccesso alle infrastrutture e agli impianti di servizio, laffidamento delle concessioni portuali, laccesso e lutilizzo della rete ferroviaria e autostradale per favorire il trasporto combinato. Mentre sul piano della governance, ancora, cé lurgenza di separare le funzioni di regolazione economica da quelle di amministrazione concedente.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Dal lato del tpl, con riferimento alle procedure di affidamento di servizi via terra, lAutorità ha concluso la revisione delle misure di regolazione, già adottate nel 2015. Nella parte dedicata al sistema di tariffazione dei servizi sono stati applicati criteri comuni ad altri ambiti della regolazione, in particolare in materia di incentivazione degli investimenti e di remunerazione del capitale investito. La regolazione, prosegue la relazione, si completa con le misure concernenti i lotti e gli ambiti di affidamento degli obblighi di servizio pubblico, le condizioni minime di qualità e, con particolare riferimento al trasporto ferroviario regionale, la misurazione dellefficienza delle gestioni dei contratti. Nel tempo, in via generale, lArt ha registrato la diffusa propensione degli enti affidanti ad applicare i parametri oggettivi e trasparenti di efficienza e qualità contenuti nella regolazione, permanendo comunque alcune criticità come nel cabotaggio marittimo.
TUTELA DIRITTI PASSEGGERI E UTENTI Infine, per quanto concerne la tutela dei diritti di passeggeri e utenti, sono state adottate disposizioni specifiche sulla presentazione dei reclami nel trasporto via mare ed é stato dato corso ad attività di vigilanza sulle analoghe misure in materia di trasporto per ferrovia connotato da oneri di servizio pubblico. In diversi casi, é stato contestato il mancato adeguamento delle imprese ferroviarie alle prescrizioni a tutela delle persone a mobilità ridotta e in materia di indennizzi in caso di disservizi e abbonamenti. Dei quindici procedimenti sanzionatori avviati, due sono in corso, mentre per gli altri lAutorità ha ritenuto di sottoporre a market test gli impegni presentati dalle imprese ferroviarie.