Rinviare il pagamento delle tasse e prevedere agevolazioni per chi decide di spendere nei negozi di vicinato: sono le due richieste avanzate da Confcommercio Caserta per sostenere i negozi di vicinato, “riscoperti” durante il lockdown ma le cui quote di clienti sono sempre piu’ erose a favore della grande distribuzione e soprattutto dell’e-commerce; settore quest’ultimo che ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi mesi. Molte attivita’ cittadine rischiano cosi’ seriamente la chiusura. A darne testimonianza e’ Domenico Quaranta, consigliere di Confcommercio Caserta e titolare di uno storico negozio di elettrodomestici della citta’ capoluogo, che in questi mesi le ha provate tutte per arginare la fuga dei clienti verso il commercio elettronico, consolidando il servizio di consegna a domicilio e l’assistenza telefonica, attiva ventiquattro ore su ventiquattro; “due iniziative che hanno permesso alla mia attivita’ di non soccombere” spiega Quaranta, che pero’ ora chiede alle istituzioni di agire per agevolare la categoria, “rinviando per esempio il pagamento delle tasse e prevedendo agevolazioni per chi decide di spendere nei negozi di vicinato. Una citta’ che non investe sul commercio e che non e’ in grado di attrarre investitori, e’ destinata inevitabilmente a desertificarsi e impoverirsi. Gli esercenti non sono soltanto dei venditori come possono esserlo le piattaforme on line – prosegue – il nostro compito e’ infatti quello di mettere le competenze e l’esperienza maturate negli anni al servizio dell’utenza. Quando un cliente entra in un negozio ha sempre a disposizione un vero e proprio ‘personal shopper’, vale a dire un professionista pronto a fornire un supporto, un parere, una spiegazione e, in caso di problemi, a trovare una soluzione. Nel commercio elettronico ci si interfaccia con un computer” conclude.