Nel periodo 2016-2018 oltre tre quarti delle imprese con almeno 10 addetti (77,5 per cento) hanno investito, o comunque utilizzato, almeno una delle 11 tecnologie individuate dall’Istat come fattori chiave di digitalizzazione. Cosi’ l’Istat nel censimento relativo alla digitalizzazione e tecnologia nelle imprese italiane. Secondo l’Istat la maggior parte delle imprese utilizza un numero limitato di tecnologie, dando priorita’ agli investimenti infrastrutturali (soluzioni cloud , connettivita’ in fibra ottica o in mobilita’, software gestionali e, necessariamente, cyber-security ) e lasciando eventualmente a una fase successiva l’adozione di tecnologie applicative. L’utilizzo di infrastrutture digitali giunge a saturazione gia’ tra le imprese meno digitalizzate (quelle con investimenti “soltanto” in 4 o 5 tecnologie), solo molto piu’ lentamente si diffondono applicazioni piu’ complesse e con maggiore impatto sui processi aziendali: appena il 16,6 per cento delle imprese ha adottato almeno una tecnologia tra Internet delle cose, realta’ aumentata o virtuale, analisi dei big data, automazione avanzata, simulazione e stampa 3D). Il processo di digitalizzazione delle imprese sembra distinto in due stadi o, in alcuni contesti piu’ complessi, anche multi stadio. Appare infatti evidente la necessita’ di costruire in una prima fase le condizioni tecniche e culturali per avviare il processo di digitalizzazione che si completa, in una seconda fase,con l’adozione di soluzioni applicative piu’ utili ed efficaci per aumentare efficienza e produttivita’.