E’ partita la caccia ai posti rimasti vacanti e disponibili con la cosiddetta call veloce. “Il vero vincolo, in caso di assunzione, e’ l’obbligo di permanenza per cinque anni nella provincia nella quale si e’ stati assunti in ruolo. Bloccare la mobilita’ di un neo assunto per un quinquennio, anche in presenza di motivazioni valide e certificate – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e’ assurdo, perche’ prima si offre la possibilita’ di essere assunti a tempo indeterminato a seguito delle rinunce e poi si nega la necessita’, figlia del dettato costituzionale, di coniugare il diritto al lavoro e alla salute: e’ una imposizione che non puo’ essere accettata, ancora non riusciamo a comprendere come hanno fatto gli altri sindacati a sottoscrivere dei contratti integrativi che hanno avallato certe imposizioni. Sarebbe opportuno che si ravvedessero per il futuro, quando si spera che finalmente i posti da assegnare siano anche maggiori perche’ collocati tutti nell’organico di diritto e vengano cancellate le finte cattedre di fatto e quelle su sostegno in deroga ‘ingabbiate per legge'”.