“La riforma fiscale ha un costo strutturale a regime e non può essere finanziata con strumenti congiunturali come può essere il recovery fund” ma dovrà essere “autofinanziata” e “c’è ampio spazio”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri intervistato ad Agorà Estate su Rai3. Le risorse – ha spiegato – arriveranno dalla “la riforma delle tax expenditure e anche lavorando sul contrasto all’evasione: c’è molto spazio anche con il superamento di meccanismi di tassazione ambientale che rendano il sistema fiscale in linea con la nostra strategia green”. La riforma fiscale punta a “proseguire sulla strada del taglio del cuneo fiscale per aumentare salari e stipendi” e poi, ha proseguito, vuole “realizzare l’innovazione dell’assegno unico che definiremo uno strumento più potente per sostenere la famiglia e la genitorialità”.
Le risorse del recovery fund, ha aggiunto invece, “possono far aumentare il Pil e dare lo spazio per introdurre le riforme e farle andare a regime”. Proprio parlando del Pil, Gualtieri ha sottolineato che nel terzo trimestre ci sarà un forte rimbalzo che permetterà di chiudere l’anno non troppo sotto la previsione del -8% contenuta nel Def di aprile.