Dalla Fim Cisl nuovo sos per il gruppo di costruzioni aeronautiche Dema che tra Campania e Puglia occupa 800 addetti (rispettivamente 500 e 300) divisi tra i siti di Benevento, Somma Vesuviana e Brindisi. Il 22 maggio fu annunciato al Mise un tavolo di crisi, ma ad oggi, dice la Fim Cisl, “nessun risultato e’ stato ottenuto”. Il sindacato si rivolge a Regione Puglia, parlamentari e al prefetto di Brindisi. “Alla gia difficile situazione finanziaria del gruppo – dice la Fim Cisl -, negli ultimi mesi si e aggiunta una forte crisi industriale che ha colpito il settore aeronautico a causa del Covid 19 e che, giorno dopo giorno, vede decrescere gli ordinativi”. “Un ulteriore calo produttivo – annuncia la Fim – interessera il gruppo Dema e pertanto la direzione aziendale ha comunicato alle organizzazioni sindacali un ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali”. secondo la Fim, “questi ultimi accadimenti rischiano di erodere drammaticamente i giaa’ esigui margini di manovra. La situazione sta precipitando con il rischio concreto del fallimento aziendale”. Ad istituzioni e parlamentari, Fim Cisl sollecita di creare “le condizioni per superare questa difficile situazione che riguarda i lavoratori dell’intero gruppo Dema (Dema, Dar e Dcm), le loro famiglie e le zone della Campania e della Puglia, giaa’ pesantemente colpite dalla deindustrializzazione”. Per Michele Tamburrano, segretario Fim Cisl, “il futuro di oltre 300 lavoratori brindisini e 500 campani che assume tinte sempre piu fosche. Questo immobilismo diventa sconcertante”. “Come Fim Cisl – sottolinea Tamburrano – non possiamo piu accettare inermi questa situazione: Abbiamo l’obbligo di scongiurare un ulteriore scempio industriale che impoverirebbe 800 famiglie e priverebbe l’intero Paese di un eccellenza nel settore aeronautico”. “Dove sono finiti – si chiede la Fim Cisl – i politici di tutti gli schieramenti che, nel corso di questi mesi, hanno presenziato agli incontri sincerando i lavoratori del buon esito della vertenza?”. E ancora, domanda il sindacato, “dove e finita la direzione aziendale, col suo Piano industriale di rilancio e che oggi – complice anche la crisi generata dal Covid 19 – non fa altro che dispensare la cassa integrazione ai propri dipendenti?” Tamburrano chiede alle istituzioni e alla politica di intervenire sul Mise perche’ vi sia “un incontro per verificare la bonta del “Piano di risanamento” predisposto e per conoscere il “Piano industriale” di rilancio del gruppo, ribadendo, non da ultimo, la priorita del mantenimento dei livelli occupazionali”.