I sindacati chiedono chiarezza sulle regole da applicare allo smart working adesso che anche per gli statali si inaugura la stagione del rientro. Dal 15 settembre, infatti, spiegano fonti sindacali, il lavoro da remoto dovrebbe riguardare il 50% dei dipendenti pubblici. L’argomento e’ stato al centro dell’incontro con i rappresentanti del ministero della P.a. Seguira’ una prossima riunione, sempre di natura tecnica, il 15 settembre. Si punta a una modifica normativa, da inserire nel decreto Agosto. Ma potrebbe essere sufficiente anche una circolare. Quel che conta per i sindacati e’ capire se il 50% si riferisce alle ore o alle ‘teste’. Posto che la via maestra secondo le organizzazioni dei lavoratori sta in una soluzione contrattuale, da raggiungere anche attraverso un accordo quadro. L’obiettivo e’ dare una disciplina omogenea allo smart working, anche in vista di gennaio, quando entrano in vigore le norme sul lavoro agile a regime.