La produzione tricolore è destinata per circa il 70% a vini Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 % per i vini da tavola. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’annuncio del ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, di voler estendere le risorse ancora disponibili del ministero per la distillazione anche ai vini a denominazione “aumentando il tipo di intervento per renderlo di interesse delle aziende” tenendo conto peraltro che dei 100 milioni stanziati per la riduzione volontaria delle rese produttive per i vigneti a Docg, Doc e Igt ne sono stati utilizzati all’incirca 39 milioni.”Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di un allargamento dell’intervento già previso per i vini da tavola che aiuta l’Italia a fronteggiare la drastica carenza di alcol da utilizzare come disinfettante di fronte all’emergenza Covid che ha anche determinato uno sconvolgimento del mercato del vino. E’ necessario tuttavia garantire una maggiore semplificazione e convenienza per i produttori di uve ma anche vigilare sul rischio delle speculazioni”.