Il governo italiano, e probabilmente anche altri governi europei, purtroppo danno l’impressione di non avere idea di cosa stia accadendo intorno a noi. Lo spiega a Libero l’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria. ”Quello che è successo non è mai capitato prima – dice Tria – e anche le risposte delle banche centrali di tutto il mondo sono state e continuano ad essere non convenzionali. La Bce porterà avanti ancora a lungo politiche monetarie espansive, superando nei fatti il tabù della monetizzazione dei debiti. Il punto è che la Federal Reserve americana ha deciso di andare per la sua strada da sola, senza alcuna consultazione, ancorché informale, con la Bce, e questo pone un tema di tassi di cambio, con relative ricadute sul commercio internazionale rilevanti per l’Italia visto che le esportazioni pesano per il 30% del Pil”. ”Per ora la Bce ha deciso di non rispondere alla Fed – continua proiettandoci in un’atmosfera da thriller – ma si apre comunque una forte discussione sul sistema monetario internazionale, sulla necessità di un coordinamento delle politiche monetarie, tanto più che eventuali guerre valutarie, considerato anche tutto il tema dello scontro commerciale sui dazi, si rifletteranno inevitabilmente sull’andamento dell’economia globale. Stiamo entrando in un territorio non conosciuto che il governo italiano ignora”. Il problema, per Tria, è soprattutto dello Stato: ”Non sappiamo quando l’equilibrio salterà, ma di sicuro sappiamo che il prossimo anno l’Erario si troverà davanti a una perdita di gettito connessa non al rinvio, riduzione o cancellazione delle tasse, ma alla caduta delle attività produttive, con imprese e famiglie che non hanno avuto reddito, in più si vedrà l’impatto dell’indebitamento privato. La risposta principale dell’esecutivo alle imprese è stata ‘indebitatevi con la garanzia dello Stato’, ma cosa succede se quelle imprese non riescono a far fronte ai debiti e falliscono? La garanzia diventerà un onere per lo Stato. E quelle che sopravviveranno, così indebitate, avranno maggiori problemi ad andare avanti”.