In Italia ci sono 25-30.000 aziende enologiche aperte al pubblico di cui il 96% con punto vendita Montalcino (Si), 23 set. (Adnkronos/Labitalia) – A differenza delle città d’arte, le wine destination con Montalcino e Barolo in primis, si sono riempite persino nell’estate 2020. L’onda lunga del Covid infatti non ha favorito la fruizione di mostre e musei, teatri e monumenti d’arte al chiuso, ma ha lanciato virtualmente la sfida per operare una trasformazione delle denominazioni del VINO in attrattori capaci di richiamare visitatori dall’Italia e dall’estero e, così facendo, rimettere in piedi il settore del turismo italiano. ”Perché la locomotiva VINO trascini la ripresa – commenta Donatella Cinelli Colombini , ideatrice della giornata Cantine Aperte e prima portabandiera dell’enoturismo italiano- bisogna che le grandi bottiglie ed i loro luoghi di produzione diventino molto più visibili, acquisendo spazio e rilevanza nei siti ufficiali del turismo dove attualmente sembrano desaparecidos. Devono diventare delle vere rockstar: Chianti, Prosecco e vini dell’Etna per esempio, sono calamite turistiche più potenti del Museo dell’Accademia, di Palazzo Vecchio o della Cattedrale di Monreale. Sarebbe opportuno che il Governo li utilizzasse mostrandoli on line, in TV, facendoli raccontare per radio e spingendoli con B2B e press tour. L’economia italiana ha bisogno del turismo e il turismo italiano può e deve tornare forte, ma per farlo ha bisogno del VINO per recuperare slancio. Sono certa che i produttori italiani – conclude – siano pronti ad affrontare e vincere questa grande sfida”. Una manovra che, se i luoghi dove nascono le eccellenze alimentari fossero organizzati come le cantine, potrebbe funzionare anche ad esempio con i forni del pane di Altamura, le cattedrali del prosciutto San Daniele o i profumatissimi magazzini di stagionatura del Parmigiano Reggiano. In Italia ci sono 25-30.000 aziende enologiche aperte al pubblico di cui il 96% con punto vendita, visita guidata e degustazione (dati ENIT 2020) e circa 8.000 con una vera organizzazione per la wine hospitality.