Sale nel II trimestre l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil: secondo l’Istat, è stato pari al 10,3% contro una variazione nulla nello stesso periodo dell’anno scorso. Tale percentuale è sensibilmente aumentata, spiega l’Istat, per la decisa riduzione delle entrate legata alla contrazione dell’attività economica e per il consistente aumento delle uscite su cui hanno inciso le misure di sostegno introdotte per contenere gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria ed economica.
Complessivamente, nei primi due trimestri del 2020 le AP hanno registrato un indebitamento netto pari al 10,0% del Pil, in deciso aumento rispetto al 3,2% del corrispondente periodo del 2019. Nei primi sei mesi del 2020, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati negativi, pari rispettivamente al -6,3% (+0,3% nello stesso periodo del 2019) e al -6,5% (0,0% nel corrispondente periodo del 2019).
L’Istat segnala che le uscite totali nel secondo trimestre sono cresciute del 6,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019 e la loro incidenza sul Pil (pari al 60,8%) e’ aumentata in termini tendenziali di 13,2 punti percentuali. Nei primi due trimestri la relativa incidenza e’ stata pari al 55,9%, in aumento di 8,5 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Le uscite correnti hanno registrato, nel secondo trimestre, un aumento tendenziale del 7,1% che ha risentito della forte crescita delle prestazioni sociali in denaro (+14,3%), mentre le uscite in conto capitale si sono ridotte del 3,2%. Le entrate totali nel secondo trimestre 2020 sono diminuite in termini tendenziali dell’11,5% e la loro incidenza sul Pil è stata del 50,6%, in rialzo di 3,0 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Nei primi due trimestri dell’anno, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 45,8%, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019. Le entrate correnti nel secondo trimestre 2020 hanno segnato, in termini tendenziali, un calo dell’11,5%, mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 22,0%.