Domenico Raimondo inizia il suo quarto mandato alla guida del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Nella seduta d’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione e’ stato infatti riconfermato presidente. “Ringrazio i consiglieri che ancora una volta hanno riposto fiducia in me – ha commentato Raimondo – siamo pronti tutti insieme ad andare avanti sulla strada del cambiamento per rendere il Consorzio ancora piu’ autorevole, in un momento storico senza precedenti”. Salernitano, 49 anni, una passione per la politica e l’equitazione, quarta generazione di “mastro casaro”, Raimondo restera’ in carica per il prossimo triennio. Cambiano invece i due vicepresidenti, previsti dallo Statuto: sono stati eletti Silvia Mandara per la componente dei trasformatori ed Ettore Bellelli per gli allevatori. Una scelta all’insegna della continuita’, che ha l’obiettivo di rafforzare la squadra di governo dell’organismo di tutela e consolidare il lavoro gia’ avviato. Tre le priorita’ indicate dal presidente. “Abbiamo vissuto anni di straordinaria crescita, interrotta pero’ dall’emergenza coronavirus, a cui il comparto ha risposto con compattezza, tenendo unita la filiera. Nonostante le difficolta’ – ha sottolineato Raimondo – c’e’ tanta voglia di mozzarella di bufala Dop in tutto il mondo. Dobbiamo affrontare con una attenzione sempre crescente le sfide dell’innovazione, della sostenibilita’ e della qualita’, innanzitutto intercettando le nuove esigenze dei consumatori emerse dal Covid19 e che ci spingono a chiedere a gran voce meno burocrazia e piu’ rapidita’ nelle scelte. Cosi’ vogliamo giocare sempre piu’ un ruolo da protagonista nel panorama delle eccellenze italiane. Questa e’ la strada da seguire – ha concluso Raimondo – per continuare ad avere successo in un mondo completamente cambiato. Non sara’ facile. Ma abbiamo gia’ dimostrato una immediata capacita’ di reazione e tutti hanno espresso apprezzamenti per la nostra resilienza. Per questo dobbiamo farci trovare pronti alle sfide del prossimo futuro. Un futuro oggi imprevedibile. Ma questa filiera ha in se’ gli anticorpi giusti per rinnovarsi ancora una volta”.