Sono 5,5 milioni gli italiani all’ estero, regolarmente iscritti all’ Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Nel 2006 erano 3,1 milioni, con una crescita in quindici anni del +76,6%. Lo riferisce – scrive La Sicilia – il Rapporto sugli italiani all’estero di Migrantes, la fondazione della Cei, presentato ieri mattina online dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.Una crescita ininterrotta, spiega il Rapporto, che ha visto sempre più assottigliarsi la differenza di genere (le donne sono passate dal 46,2% sul totale iscritti 2006 al 48% del 2020). Si tratta di una collettività che, rispetto al 2006, si sta ringiovanendo grazie alle nascite all’ estero (+150,1%) e alla nuova mobilità costituita sia da nuclei familiari con minori al seguito (+84,3% della classe di età 0-18 anni) sia dai giovani e giovani adulti immediatamente e pienamente da inserire nel mercato del lavoro (+78,4% di aumento rispetto al 2006 nella classe 19-40 anni). La cifra “monstre” di 5 milioni 486mila 81 italiani residenti all’ estero, pari al 9,1% dell’intera popolazione, è persino superiore alla popolazione della Sicilia. È, quindi, come se tutti i siciliani e parte dei calabresi fossero fuggiti all’ estero in cerca di fortuna. E non è un caso che un quinto di questi emigrati, pari a 908.182, provenga dal Sud Italia, e ben 784.817 dalla Sicilia, cioè il 15,8% dei residenti della regione.