Sgravi ‘rosa’, per incentivare il lavoro femminile, 400 milioni per vaccini e cure anti-Covid e niente tasse sul cashback per gli acquisti con carte e bancomat che dovrebbe scattare, se tutto sara’ confermato, gia’ sui pagamenti elettronici di dicembre e arrivare sul conto corrente a febbraio. ‘Imbarca’ nuove misure e perde qualche pezzo – come l’accisa del 25% sulle sigarette elettroniche – la legge di Bilancio che a quasi un mese dal primo via libera salvo intese del Consiglio dei ministri avra’ bisogno di un nuovo passaggio – domani – sul tavolo del governo prima di essere inviata, con ritardo record, in Parlamento. In tutto, al momento, la maxi-manovra da 38 miliardi conta 248 articoli, a partire dai grandi capitoli come i 3 miliardi per l’assegno unico (che diventano 5,5 nel 2021), il rifinanziamento della Cig Covid per oltre 5 miliardi e il fondo per i ristori delle attivita’ piu’ colpite dalla pandemia da 4 miliardi che potranno andare, e’ precisato nella norma, a tutte le imprese con “cali di fatturato di almeno il 30%”. Ma trovano posto anche diverse misure “micro” come la trasformazione in S.p.a. dell’Istituto Luce con aumento di capitale da parte del Mef di 10 milioni o l’assunzione di 378 assunzioni all’Enac, compresi 72 ispettori di volo. Un testo monstre, che supera per quantita’ di norme il decreto Rilancio e che comunque arriva alla Camera, dove questa settimana si conta di dare avvio alla sessione di Bilancio, sostanzialmente gia’ ‘vecchio’ perche’ superato dalla recrudescenza dell’epidemia. Gia’ la prossima settimana, infatti, il governo potrebbe decidere di chiedere un ulteriore scostamento al Parlamento per finanziare con extradeficit un nuovo decreto che potrebbe anche andare oltre il solo ‘ristori ter’. E l’incrocio tra i provvedimenti e il poco tempo a disposizione con ogni probabilita’ portera’ a dividere il lavoro tra Camera e Senato, con la prima che si occupera’ della legge di Bilancio e il secondo che esaminera’ tutto il pacchetto ristori che, di fatto, somiglia sempre piu’ a una manovra bis, prima ancora che la manovra concluda il suo iter. Le misure sono state oggetto di una ultima capi-delegazione con Conte e Gualtieri prima del nuovo Consiglio dei ministri: la bozza e’ stata rivista e alcune voci hanno trovato la loro stesura definitiva, come il fondo da 400 milioni che servira’ al ministero della Salute ad acquistare vaccini anti-Covid e farmaci per la cura dei positivi. Risorse che si aggiungono a quelle gia’ stanziate per gli aumenti a medici e infermieri (835 milioni), per contrattualizzare piu’ specializzandi e anche per continuare a far fare i tamponi a medici di base e pediatri. L’attenzione e’ anche per le strutture, con 2 miliardi in piu’ per l’edilizia ospedaliera e delle Rsa e per la proroga, per tutto il 2021, del personale aggiuntivo contrattualizzato nei mesi dell’emergenza, in modo da non sguarnire corsie e reparti. Per il lavoro femminile arriva invece, come annunciato dal ministro Nunzia Catalfo, lo sgravio al 100% dei contributi, fino a 6mila euro, per le assunzioni del prossimo biennio, che affianca la decontribuzione per chi assume under 35 (4 anni per i giovani del Sud) e allo sconto del 30% dei contributi per tutti i dipendenti del Mezzogiorno, che viene rifinanziato. Per dare una spinta al mercato del lavoro, poi, viene prorogata fino a marzo la possibilita’ di rinnovare i contratti a tempo determinato senza causali, in deroga al decreto Dignita’. Arrivano poi due interventi per dare piu’ forza al piano Italia Cashless, uno degli interventi ideati prima della pandemia: da un lato si limita la cosiddetta lotteria degli scontrini a chi fa acquisti con carte, bancomat e app per i pagamenti digitali; dall’altro si prevede che i rimborsi del cashback (che possono arrivare fino a 1.500 euro per i vincitori del superpremio a chi utilizza di piu’ le carte) non contribuiscano a formare il reddito e non siano tassati.