I 400 milioni stanziati nella legge di Bilancio per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici sono insufficienti. Lo ha affermato la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, spiegando a Radio24 che i sindacati hanno calcolato che “come minimo ci vorrebbe circa un miliardo per rinnovare il contratto scaduto”. Secondo Furlan, davanti alla trasformazione legata alla digitalizazione servono importanti investimenti ma anche percorsi di formazione e aggiornamenti, nonche’ l’assunzione di nuove figure. “Ed e’ attraverso la contrattazione – ha sottolineato -che si gestisce il cambiamento”.
“Non possiamo definire tanti lavoratori, penso a quelli della sanita’, i nostri eroi e poi non stanziare le risorse per un contratto scaduto”, ha insistito Furlan, secondo cui “l’indifferenza verso il contratto e’ inammissibile. Non lo permettiamo ai privati si figuri allo Stato”. Furlan ha quindi fatto notare che nel pubblico impiego la media degli stipendi e’ di 1.100-1.200 euro: “il rinnovo significa per molte famiglie la possibilita’ di pagare regolarmente l’affitto”. “E’ un momento in cui non serve spaccare, serve unire – ha concluso – e il contratto e’ fondamentale per cambiare la Pa: fuori dalla contrattazione non vedo come si possa fare”.
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