“La temuta seconda ondata rischia di portare alla paralisi di gran parte dell’apparato industriale lucano, anche per effetto delle discutibili scelte del presidente Bardi e dell’assessore Merra: abbiamo posto il problema in tempi non sospetti e in varie sedi quando si poteva e si doveva intervenire per programmare la riorganizzazione del trasporto pubblico locale in funzione delle norme e dei protocolli di sicurezza che hanno ridotto sensibilmente, purtroppo solo sulla carta, la capienza massima dei mezzi e in ragione dei possibili scenari sulla evoluzione della pandemia”. Cosi’, in una nota, il segretario della Cisl, Enrico Gambardella, e il coordinamento industria del sindacato, “in merito ai disagi che si stanno registrando sulle linee del trasporto pubblico locale per le aree industriali della regione”. Se “dovessero aumentare ancora i contagi tra i lavoratori, come sta gia’ accadendo alla Fca, proprio a causa del sovraffollamento nei mezzi di trasporto pubblico, mettendo in crisi le produzioni industriali, la responsabilita’ cadrebbe proprio su chi oggi si sta dimostrando incapace di gestire in maniera efficace il servizio pubblico”. “Fermare le fabbriche – ha concluso il segretario della Cisl – perche’ la Regione non e’ stata in grado di programmare per tempo la riorganizzazione del trasporto e di imporre il rispetto delle sue stesse regole sarebbe un suicidio economico e un atto di impotenza politica. Ora serve uno sforzo straordinario per mettere in sicurezza le attivita’ produttive e il lavoro e imporre alle ditte del consorzio Cotrab il rispetto dei contratti di servizio e delle ordinanze regionali, intervenendo dove necessario anche con la revoca del servizio poiche’ e’ in gioco la salute dei cittadini e la tenuta dell’intera economia regionale”.