La riforma fiscale non puo’ limitarsi solo all’Irpef, deve essere piu’ ampia e finalizzata ad aumentare gli investimenti per la crescita. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel suo intervento all’evento della Fondazione Guido Carli “Ri-Nascita Italia”. “Il fisco va reso uno strumento di incentivo allo sviluppo non uno freno a imprese e lavoro come e’ da tempo in Italia.
Non ha senso limitarsi, come sembra fin qui dalle anticipazioni governative di una riforma per altro rinviata al 2022, a intervenire solo sull’Irpef. Vanno riordinati tutti i regimi forfettari che la politica di volta in volta ha introdotto a fini elettorali. E che hanno potentemente eroso, in senso distorsivo, equita’ orizzontale e verticale della progressivita’ fiscale”. Ha dichiarato Bonomi. Inoltre, ha continuato, “vanno corrette dalle fondamenta le pesanti distorsioni oggi presenti sulla tassazione da redditi da capitale e impresa, come sul cuneo fiscale mostruoso che oggi grava sulle imprese italiane”.
Il presidente di Confindustria ha dichiarato che “siamo pronti a un tavolo per discutere le 700 forme di detrazione e deduzione oggi esistenti in Italia. Riordiniamo tutto a patto che le minori detrazioni non servano pero’ a generare nuove risorse per spesa corrente e discrezionale ma siano rivolte a potenziare gli investimenti che servono alla crescita delle imprese e del Paese”.