Scaccabarozzi, ‘le Regioni avrebbero dovuto aprire confronto, e lo Stato deve decidere su nuova governance’
“Abbiamo fatto un’indagine fra noi come aziende farmaceutiche ed è emerso che abbiamo la possibilità di investire ulteriori 4 miliardi nei prossimi anni, con nuovi posti di lavoro. 7mila che arrivano a 25mila con l’indotto. Tutto questo, se ci sono 4 miliardi e mezzo di payback, non avverrà. E allora lo Stato deve decidere dove vuole che mettiamo queste risorse: in un payback iniquo che non serve a dare una migliore assistenza ai cittadini, oppure in investimenti”.
E’ il monito lanciato dal presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, oggi in occasione di un evento digitale promosso dal Ceis (Centre for Economic and International Studies) della Facoltà di economia dell’Università di Roma Tor Vergata. Sul tavolo il nodo del superamento dei tetti di spesa e di una nuova governance su cui si discute da tempo. “Il problema del superamento dei tetti di spesa non è legato alla mancanza di tecniche o modalità. E’ un problema di volontà e lo stiamo capendo da tanto tempo che questa volontà non c’è o non arriva fino in fondo.
Avevamo fatto un patto e questo patto non è stato rispettato, ci dispiace dirlo”, ha osservato Scaccabarozzi. Ha avuto un botta e risposta con il fronte delle regioni, nello specifico una dirigente della Regione Lazio, Lorella Lombardozzi. Scaccabarozzi torna sul patto firmato con Stefano Bonaccini: “C’era dalle Regioni l’impegno a promuovere presso il Governo l’apertura di un tavolo di confronto, e questo tavolo non si è mai fatto”.
Le Regioni, ha incalzato ancora citando passaggi di quel documento, “si impegnano altresì a proporre al Governo già per l’esercizio 2019 la revisione del livello dei tetti di spesa. Questi impegni li doveva portare avanti quel tavolo e siamo al 2021. Noi abbiamo rispettato l’impegno di portare 2 miliardi e 378 mln, ora a noi piacerebbe vedere che tutto quello che non si è concretizzato negli ultimi due anni si concretizzasse”.