In Italia come nell’Ue, e’ necessario investire nel “lavoro di qualita’” per i giovani al fine di contrastare la precarieta’. E’ quanto affermato dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, Nel corso della videoconferenza “Rafforzare l’Europa sociale”. In corso oggi su iniziativa dell’ambasciata di Germania a Roma.
L’evento si tiene in occasione del 65mo anniversario dell’accordo concluso tra Germania e Italia il 20 dicembre 1955 per il reclutamento di lavoratori italiani da impiegare nella Repubblica federale tedesca. Oltre a Catalfo, alla discussione moderata dall’ambasciatore di Germania a Roma, Viktor Elbling. Partecipano tra gli altri il ministro del Lavoro e degli Affari sociali, Hubertus Heil, e il segretario generale della Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), Maurizio Landini. Secondo Catalfo, nell’Ue sono stati compiuti “passi avanti per la convergenza sociale, il salario minimo o la lotta alle diseguaglianze”. A tal riguardo, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali ha sottolineato che il salario minimo e’ “tra le priorita’” del suo incarico. E che si deve contrastare il dumping sia salariale sia contrattuale. Inoltre, si deve rafforzare l’apprendistato come forma di inserimento nel mondo del lavoro “piu’ stabile”.