Via libera al decreto sulla nuova stretta per le festività natalizie nel Consiglio dei ministri, appena terminato. Dal 24 dicembre al 6 gennaio l’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei giorni lavorativi. ‘ l’orientamento che emerge, a quanto si apprende da fonti di governo, dal vertice dal vertice del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e il ministro Boccia.
“E’ una decisione non facile, sofferta: dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Le misure del governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. E’ un metodo che ci ha evitato il lockdown generalizzato. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla” sottolinea Conte.
“Ragioniamo per una zona rossa nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. E’ possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. E’ una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi. “Siamo al fianco” degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. “Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar“. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi.
Nel periodo delle festività si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri. E’ la decisione che il governo avrebbe comunicato alle Regioni. Non ci si potrà però muovere per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 km.
Un nuovo decreto legge Covid, per disporre le restrizioni nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio, sul tavolo del Consiglio dei ministri convocato oggi. “Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le misure” del dpcm del 3 dicembre sulle zone rosse, “nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure” sulle zone arancioni. E’ quanto si legge nella bozza del nuovo decreto Covid , composto da 3 articoli, con le restrizioni per il Natale, che l’ANSA è in grado di anticipare. Durante i giorni festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 6 gennaio lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le 22 verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi” – si legge inoltre. Non è previsto alcun anticipo del coprifuoco, rispetto a quello stabilito finora alle ore 22, nel decreto sulla stretta di Natale. Nella bozza, infatti, per le visite consentite a massimo 2 non conviventi per una volta al giorno si fa riferimento “ad un arco temporale che va dalle 5 alle 22”, ovvero ai limiti dell’attuale coprifuoco
La Regione Campania è pronta a varare una ordinanza per non consentire durante le feste gli spostamenti dai comuni con meno di cinquemila abitanti, qualora il Governo li consentisse. Lo annuncia il governatore Vincenzo De Luca nella sua consueta diretta Facebook. Da domenica la Provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Campania, Toscana e Val d’Aosta passeranno in giallo per scadenza dell’ordinanza vigente. In sostanza, saranno gialle per un giorno.
Italia Viva con la ministra Bellanova però non ci sta. “Se il 3 dicembre dai indicazioni sulle aperture sia pure contingentate e il 18 torni sui tuoi passi e decidi di chiudere tutto, stai producendo un danno enorme a tutti quegli esercizi che nel frattempo si erano organizzati sulla base delle regole indicate. Ogni decisione che assumiamo stasera deve accompagnarsi a ristori adeguati. Pari al 100 per cento“. E a fine Cdm la ministra sottolinea: “Dopo la nostra sollecitazione, è stata accolta in Consiglio dei ministri la proposta di stanziare subito ristori per i bar e ristoranti che devono chiudere per effetto delle nuove misure del governo“. E’ stato inserimento nel nuovo decreto un fondo per i ristori, spiegando che arriva un fondo da 550 milioni, di cui 400 nel 2020. “Dobbiamo portare avanti la battaglia contro il virus con determinazione, anche prendendo decisioni non facili, sulla base delle valutazioni della comunità scientifica. Il Cdm ha adottato misure importanti per queste festività natalizie: ristorando le attività in difficoltà, è necessario fare il possibile per proteggere la salute dei nostri cittadini, con l’obiettivo di ripartire in sicurezza a gennaio”. Lo afferma il capodelegazione del M5S Alfonso Bonafede