“Il Governo deve rendersi conto che lo sport in Italia si fa solo attraverso le societa’ e le associazioni sportive. Che vanno sostenute con i fatti e non soltanto a chiacchiere”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli in un’intervista all’Italpress. “Usciamo da un anno complicato, il quadro e’ drammatico in particolare per noi, visto che le nostre discipline si fanno dentro le piscine – sottolinea il numero uno della Federnuoto – Le nostre societa’ e i gestori affiliati sono veramente allo stremo, i costi restano piu’ o meno gli stessi ma con la chiusura degli impianti all’utenza non ce la fanno piu’ e alcuni stanno fallendo.
I ristori non sono assolutamente arrivati al settore dello sport, se non piccole mancette che non servono a nulla. Siamo piu’ che preoccupati, anche perche’ in Italia lo sport non si fa nella scuola ne’ all’universita’, i comuni non hanno la forza economica di sostenere l’attivita’ motoria: tutto e’ basato su societa’ e associazioni, entita’ non riconosciute dal punto di vista pratico. Lo Stato non fa nulla per sostenerle: se muoiono queste realta’, gia’ allo stremo per il Covid, chiudono gli impianti e finisce l’attivita’ motoria”.