Sono 67 i luoghi idonei a ospitare il deposito di rifiuti radioattivi E’ quanto emerge dalla pubblicazione della Carta nazionale aree potenzialmente idonee (Cnapi). Con il via libera alla Carta, “parte la fase di consultazione dei documenti per la durata di due mesi, all’esito della quale si terra’, nell’arco dei quattro mesi successivi il seminario nazionale”. Sara’ questo “l’avvio del dibattito pubblico vero e proprio che vedra’ la partecipazione di enti locali, associazioni di categoria, sindacati, universita’ ed enti di ricerca, durante il quale saranno approfonditi tutti gli aspetti, inclusi i possibili benefici economici e di sviluppo territoriale connessi alla realizzazione delle opere”.
Il deposito nazionale e il Parco tecnologico saranno costruiti in un’area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al deposito e 40 al Parco. E’ quello che si evince dalla pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee e dei documenti correlati, cosi’ come spiega il ministero dell’Ambiente. Il deposito avra’ “una struttura a matrioska”; all’interno ci saranno “90 costruzioni in calcestruzzo armato, dette celle”, in cui “verranno collocati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i moduli, che racchiuderanno a loro volta i contenitori metallici con all’interno i rifiuti radioattivi gia’ condizionati”. In totale saranno “circa 78 mila metri cubi di rifiuti a bassa e media attivita’” a essere ospitati.