L’Epifania ha portato un nuovo record ad Enel in Piazza Affari, confermandone il primato in quanto a capitalizzazione, superiore a 90 miliardi di euro. Il titolo, salito oggi del 6,36% a 8,92 euro, ha sfiorato i 9 euro raggiungendo cosi’ un nuovo massimo storico. Uno sprint, quello di oggi, dovuto all’esito del ballottaggio in Georgia, che ha confermato la maggioranza dei Democratici nel Parlamento Usa. Un risultato che, secondo diversi gestori di fondi, favorira’ gli investimenti nella transizione energetica. Quanto alla capitalizzazione, salita a 90,77 miliardi di euro, Enel e’ di gran lunga sopra a a Ferrari (44,39 miliardi), Intesa Sanpaolo(39,62 miliardi), Eni (32,07 miliardi), Fca (29,4 miliardi) ed Stm (28,63 miliardi). Generali e’ 7/a con 22,67 miliardi, seguita da Unicredit (16,78 miliardi) e Snam (15,49 miliardi). Per trovare un’altra multiutility italiana occorre scendere alla 29/a posizione di Hera (4,48 miliardi) o alla 34/a di A2a (4,17 miliardi). Enel e’ prima an che in Europa davanti a Iberdrola (77,66 miliardi), Orsted (556,79 miliardi di corone, pari a 74,84 miliardi di euro) ed Edf (40,70 miliardi di euro). Alla base della crescita di Enel, spiega il Gruppo in una nota, “il successo del modello di business sostenibile e integrato, adottato sin dal 2015, che ha permesso al Gruppo di cogliere le opportunita’ legate alla transizione energetica”. In particolare Enel prevede di mobilitare per la transizione energetica investimenti complessivi per 190 miliardi nei prossimi 10 anni. Oltre 150 miliardi saranno investiti direttamente dal Gruppo e circa 10 miliardi attraverso joint-venture e partnership nei settori delle rinnovabili, della fibra, dei trasporti elettrici e dei servizi di flessibilita’, che saranno in grado di mobilitare a loro volta ulteriori 30 miliardi.