Dalla Rete Unica delle telecomunicazioni al riassetto di Autostrade per l’Italia, dal decollo della nuova Alitalia-Ita all’operazione per il passaggio dell’ex Ilva a Invitalia, fino al sofferto accordo Fincantieri-Stx. Il 2021 parte con molti dossier aperti. Vertenze industriali di peso, intrecciate a doppio filo alla politica, e in cui il Governo ha giocato un ruolo di primo piano. Alcune con una lunga storia alle spalle, altre avviate per essere concluse in fretta ma poi arenatesi tra stalli e rinvii. Tutte comunque sperano nel nuovo anno per una conclusione. Anche se gli ostacoli, si sa, sono sempre dietro l’angolo. RETE UNICA, PRIMO PASSO FIBERCOP. La strada verso la Rete Unica fortemente voluta dal Governo e’ avviata. Un passaggio atteso per arrivarci e’ la creazione di FiberCop, per la quale l’avvio dell’operativita’ e’ atteso nel primo trimestre del 2021. Il passo successivo, cioe’ il progetto AccessCo (la fusione tra FiberCop con Open Fiber), potrebbe pero’ richiedere tempi lunghi. Intanto il primo step e’ stato fatto: Enel cedera’ la propria partecipazione (il 50%, o almeno il 40%) al fondo australiano Macquarie. L’a.d. Francesco Starace ha ricevuto mandato a trattare e per arrivare a un accordo potrebbero volerci 3-4 mesi. La finalizzazione e’ attesa per giugno. EX ILVA, CI RIPROVA CON INVITALIA. Dopo l’accordo di investimento tra ArcelorMittal e Invitalia del 10 dicembre, che apre le porte all’ingresso alla societa’ del Mef (prima al 50% per poi salire al 60% nel 2022) nel polo siderurgico, e’ attesa la decisione sull’operazione dell’antitrust Ue, che dovrebbe esprimersi entro il 10 febbraio. ALITALIA LASCIA LA PISTA A ITA. E’ atteso per aprile il decollo della nuova Alitalia-Ita, che partira’ con una flotta dimezzata di 52 aerei e la meta’ dei dipendenti (5.200-5.500). Il piano industriale 2021-25 e’ stato presentato il 18 dicembre ed e’ ora al vaglio delle Camere per poi passare all’esame della Commissione Ue. Per assicurare la discontinuita’ con il passato, c’e’ l’ipotesi di un bando per mettere in vendita il brand storico della vecchia compagnia, insieme agli slot e al programma Millemiglia. Domani saranno auditi i vertici della newco Caio e Lazzerini in Senato. ASPI, RIASSETTO TRA CDP E SCISSIONE. L’accordo col Governo perche’ Cdp rilevi l’88,06% di Atlantia in Aspi e’ del 14 luglio 2020 ma da allora non si e’ ancora trovata la quadra. Cdp, insieme ai fondi Blackstone e Macquarie, sta lavorando da ottobre ad un’offerta: ma gli ultimi sviluppi giudiziari hanno complicato la partita. Nel frattempo Atlantia ha avviato l’iter per la scissione su cui si esprimera’ il 15 gennaio l’assemblea dei soci. Cdp e fondi, che il 22 dicembre hanno aggiornato l’offerta abbassando il prezzo, si sono presi fino al 31 gennaio per completare la due diligence e formulare l’eventuale offerta vincolante. Hanno comunque tempo fino al 31 luglio 2021 per farsi avanti e far eventualmente revocare la scissione. FINCANTIERI-STX DOPO 3 ANNI ANCORA UNA PROROGA. E’ arrivata il 30 dicembre, a poche ore dalla scadenza che avrebbe fatto decadere le intese tra Fincantieri e l’ex Stx, oggi Chantiers des Atlantique, la richiesta di proroga (la quinta) di un mese dei termini dell’accordo definitivo. L’intesa del febbraio 2018 prevede che Fincantieri rilevi il cantiere bretone (60 milioni per il 50% piu’ un 1% prestato dal Governo francese). Ora la decisione sulla richiesta di proroga e’ nelle mani dell’autorita’ Ue alla concorrenza. MPS, IL PIANO E LE NOZZE CON UNICREDIT. La banca senese e’ impegnata a definire il piano sul capitale da sottoporre alla Bce entro il 31 gennaio. Domani il cda tornera’ a riunirsi in un incontro preparatorio prima del 19 gennaio, quando il capital plan dovrebbe essere licenziato. Parallelamente avanza il progetto di fusione con Unicredit, che mercoledi’ in cda fara’ il punto sul processo di selezione del nuovo a.d, anche se la scelta potrebbe arrivare a febbraio. BORSA ITALIANA VERSO EURONEXT. L’acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext procede a passo spedito. Le principali condizioni sono state soddisfatte, con l’ok il 20 novembre dei soci di Euronext e il 3 novembre degli azionisti del London Stock Exchange Group. L’operazione verra’ completata nella prima meta’ del 2021 e il dibattito si accende ora sulla sede della societa’ che una mozione M5s chiede venga spostata a Milano.