L’allocazione dei fondi Next Generation Eu sugli assi strategici “e’ sostanzialmente coerente, ma e’ indispensabile impiegare le risorse con una strategia dallo sguardo lungo e con efficienza”. E “occorre una governance del Piano, che strutturi i rapporti tra ministeri e livelli istituzionali (sul modello Cipe) e l’interlocuzione tra pubblica amministrazione e forze economiche e sociali. I progetti riusciranno solo se realizzati in partnership pubblico/privato”.
A dirlo e’ Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle cooperative, anche a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone, in occasione dell’incontro con il governo sul Recovery Plan: “L’impostazione statalista non consentirebbe di raggiungere gli obiettivi”, sostiene.
“Occorre allargare le scelte condivise sul Piano, ispirandolo ad una logica complessiva di sviluppo, e dare risposta all’esigenza di una riforma del sistema fiscale italiano, di uno scatto di efficienza della Pa e di superamento della rigida contrapposizione tra Stato e mercato. Siamo a uno sforzo inedito di politica economica: tutta la classe dirigente del Paese deve essere chiamata ad assumere una responsabilita’ condivisa rispetto alle generazioni future”, afferma Lusetti.
“Noi vogliamo essere di aiuto e poter partecipare e concorrere alla soluzione dei problemi italiani”, sottolinea ancora, ricordando che fin da marzo scorso l’Alleanza delle cooperative ha elaborato una piattaforma di analisi e proposte, “un Piano nazionale della sostenibilita’ presentato a Governo, istituzioni e forze politiche”.
Il sistema cooperativo avanza “sette progetti pilota”, che vanno dal digitale alla salute, che “sono il prodotto delle nostre esperienze – conclude Lusetti – ma declinate per l’interesse generale e per l’impatto che possono avere per la ripresa in una direzione nuova, per un’economia e una societa’ piu’ eque, sostenibili, giuste”.