Realta’ di 3 mila aziende, 35 mila addetti e 250 mln di fatturato
Portare benessere alle persone fragili attraverso la cura delle piante officinali e dell’orto a Bolzano, ma anche con laboratori vivaistici terapeutici ad Asti o ancora con delle attivita’ mirate a migliorare la qualita’ e la sostenibilita’ del sistema-territorio a Catanzaro. Sono i tre progetti vincitori della quinta edizione del premio “Coltiviamo agricoltura sociale”, indetto da Confagricoltura e Onlus Senior – L’Eta’ della Saggezza, con Reale Foundation, nato per promuovere l’inserimento delle persone fragili attraverso le attivita’ del settore. Una realta’ che oggi conta 3 mila aziende agricole, 35 mila addetti e 250 milioni di fatturato; un vero e proprio ‘welfare verde’ che offre supporto, riabilitazione e reinserimento sociale alle persone piu’ deboli e fragili.
Ad aggiudicarsi i 120 mila euro messi in palio quest’anno sono le tre aziende agricole con i loro progetti, ‘Benessere con l’aiuto di piante’, ‘Ceste di Rapa 2.0’ e ‘Coltiviamo il sociale’, che parteciperanno inoltre al ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Universita’ di Roma Tor Vergata. In questi cinque anni gli sponsor del progetto hanno finanziato con oltre 670 mila euro a fondo perduto i progetti di 15 fattorie sociali.
«Siamo stati ancora una volta antesignani, avendo capito prima di altri che l’innovazione passa anche da questo nuovo modello di assistenza, di offerta di servizi sociali, per la salute, il benessere e il reinserimento». Ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti nel corso della premiazione.
Secondo Angelo Santori, segretario generale della Onlus, «sostenere economicamente le migliori proposte nel campo dell’agricoltura sociale vuol dire arricchire i prodotti e i servizi offerti dal settore di ulteriori valori, che vanno dalla difesa della salute al miglioramento della qualita’ della vita e della persona, alla creazione di beni comuni per la collettivita’ al mantenimento di un tessuto sociale vitale nelle aree interne del Paese, meno servite».